kowalsky 8½ / 10 20/09/2008 18:55:38 » Rispondi Per nulla (per nulla per nulla e per nulla ancora) d'accordo con il commento precedente (esiste ANCHE un cinema che parla alla mente delle persone, se non sono distratte...) il film dei Dardenne è bellissimo. Ha il pregio di svelare la natura ambivalente della protagonista, che lo spettatore può scegliere di disprezzare o comprendere alla stessa maniera (l'attrice, la stessa di Rosetta con qualche anno in più e qualche chilo in meno...?). Nel microcosmo minimalista dei Dardenne non esistono forse vittime o carnefici, sembrano profusi nella stessa inequivocabile entità (anche quel finale diventa l'alibi per un'illusione affettiva che colma la solitudine e la meschinità delle scelte). In un certo senso sembra di affogare nella disperazione di Kaurismaki, ma non c'è - al contrario del regista nordico - alcuna attenuante, alcuna ironia. Giocano di riflessi, i due francesi, dopo il tutt'altro che perfetto "L'enfant", creando un film che solo attraverso i gesti delle persone rivela la sua immensa ricchezza emotiva
(cfr. Lorna che rincorre e saluta il marito, sapendo che lo vedrà per l'ultima volta - il drammatico incontro con il fratello del marito, dove emerge la sensazione che della fine di un tossicodipendente non importa niente a nessuno)
.
Sono crudeli verità che vediamo nei pochi film europei in grado di rivelarla compiutamente: quelli dei Dardenne, di Sorrentino, di Haneke, di Kaurismaki, di Chabrol...
Delfina 20/09/2008 19:40:50 » Rispondi Ciao, non ho ancora visto il film, ma intendo vederlo... purtroppo, leggendo in una sala una di quelle riviste di settore che ne presentava la storia, prima di fermarmi ho letto anche la fine della storia, quindi so già come va a finire. Però, per chi non la conosce ancora, sarebbe stato meglio se avessi messo un piccolo spoiler alla tua frase "saluta il marito, sapendo che lo vedrà per l'ultima volta").
Per il sito: peccato che non ci sia la possibilità di modificare i propri commenti, una volta inseriti.
Lot 20/09/2008 19:48:32 » Rispondi Modificato, grazie della segnalazione.
kowalsky 22/09/2008 19:15:07 » Rispondi Ma non si tratta affatto del finale: anzi, era a metà film
Delfina 25/09/2008 13:28:43 » Rispondi Sì, è vero, ma il problema si pone per chi non ha idea della trama del film...
Ma non sono d'accordo che Lorna lo saluta sapendo che è l'ultima volta che lo vedrà: anzi, secondo me lei era convinta di avercela fatta a convincere "Fabio". Certo era solo una sua illusione, ma è appunto già da lì che inizia a germogliare quel cambiamento in lei che poi la porterà alla pazzia... una cosa che nasce piano piano e somaticamente (la gravidanza isterica), per poi deflagrare nel discorso tutta sola nel bosco...
solitecose 02/10/2008 09:10:08 » Rispondi insomma... questo mi lascia intendere un tuo apprezzamento anche verso la fille coupée en deux de chabrol... e ricordo ancora quando paragonasti gus van sant a bresson... insomma: non c'è granché da stupirsi se non siamo d'accordo neanche in questo film dei dardenne (che, per inciso, non sono assolutamente francesi, bensì belgi)
cmq stai molto più tranqua.
kowalsky 06/10/2008 17:37:37 » Rispondi Non c'e' problema amico... pero' consentimi di dire che a volte vorrei una spiegazione meno ruotinaria del motivo per cui un film non e' piaciuto... per intenderci, a me il pur interessante L-enfant non aveva del tutto convinto, insomma vorrei che la gente si sforzasse di piu' e questo puo' essere rivolto anche a me (v. il modo superficiale con cui ho sottovalutato Borat per es.)