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ROCKY II regia di Sylvester Stallone

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muSe     9 / 10  03/03/2006 15:58:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Purtroppo ho commentato il primo capitolo della saga in maniera piuttosto superficiale e incoerente utilizzando il capostipite della serie semplicemente a scopo pubblicitario per un gioco, peraltro molto bello, della X-Box.
L'analisi della vicenda Rocky II deve obbligatoriamente non prescindere dalla prima, per questo è necessario abbandonarsi a paragoni solo quando strettamente necessario.
Cerchiamo di collocare il film storicamente e qua ci sono le prime grandi divergenze con quello del 1976. Il pugilato non è che cambia un gran chè a tre anni di distanza, alcuni dei leggendari campioni stavano attaccando i guantoni al chiodo, altri stavano andando in prepensionamento forzato da qualche montante di troppo ma il succo rimaneva quello, la speranza bianca che non c'è se non cinematograficamente. Il film del 1976 su ammissione dello stesso Stallone aveva trovato la sua ispirazione nell'incontro del marzo del 1975 che aveva visto l'ape killer Muhammad Alì sconfiggere il tracagnotto Chuck Wepner, pugile bianco dall'aspetto più simile a un impiegato di banca che ad un pugile, che, nonostante avesse incassato per 15 riprese una compilation di pugni che avrebbero stroncato la resistenza di un bisonte, si era tolto la soddisfazione di mettere giù Alì con un sinistraccio mal partito e andato parzialmente a segno che aveva tramortito se pur per brevi secondi il pugile più forte di tutti i tempi. Non è che Clay fosse al tramonto eh? Pochi mesi prima nella riunione organizzata da Don King (la sua prima) a Kinshasa aveva steso l'invincibile Foreman. Ok, quindi andiamoci piano coi paragoni con Marciano, anche se nella storia stessa Rocky osserva il poster attaccato al muro della sua rotten house come un oracolo. Da qui nasce l'idea del pugile tutto cuore e coraggio a prescindere dalle sue reali capacità tecniche. Nel 1979 Alì si stà ritirando, avrà un inglorioso ultimo incontro l'anno successivo contro l'emergente Larry Holmes, Smoking Joe non c'è più, Norton è alla frutta e lo stesso Foreman si defila dalle scene con stile per poi ritornare a 40 anni suonati nel 1987, quindi 8 anni più tardi, un'eternità. Sul palcoscenico si affacciano nuovi personaggi come Holmes appunto e Trevor Berbick, pugile di mediocre levatura in realtà, che per qualche anno la farà da padrone tra i massimi fino a rimediare nel '86 dal giovanissimo Tyson uno dei più umilianti Knock Out che si ricordi!!!
Rocky II si colloca qua, le speranze disilluse nel vedere un bianco sul trono del mondo, incitano il prosieguo della vicenda, con Balboa che ingiustamente penalizzato da una split decision nel primo match affida al Philadelphia Spectrum (mitico a quei tempi) di celebrare la giornata della sua vita, affrontando a furor di popolo nella rivincita del secolo l'undisputed Apollo Creed. Come già detto acutamente da qualcuno spariscono i bassifondi, le musiche elettriche anni '70, Rocky s'ingrassa anche un pochettino, ma la fame resta la stessa e gli occhi della tigre sbavano voglia di mettere le mani sulla cintura. Rocky è sempre un duro ma non più un Bum, smette di fare il bodyguard riscuotitore di debiti per Mister Gazzo e prova qualche sporadica apparizione nella pubblicità, con scarsi risultati. Bellissima la proposta di matrimonio ad Adrien che avviene allo zoo e forse non tutti sanno che questo non è un caso. Nel primo film c'è una battuta poco simpatica dell'autista di Gazzo che suggerisce a Rocky di portare Adrien allo zoo durante il loro primo appuntamento, perchè alle persone ritardate piaceva lo zoo. Così il notro eroe si prende la sua rivincita andando proprio là a fare il passo decisivo della sua vita. Mickey di fatto smette di allenare nella sua palestra, smette di seguire i giovani emergenti e dedica tutto il suo tempo al suo prediletto, curandolo più come uomo in quanto tale che come pugile visto che a più riprese il vecchio allenatore gli suggerisce di rinunciare a combattere dato il gravissimo infortunio subito all'occhio sinistro durante il primo incontro con Apollo. Creed dal canto suo è una tigre ferita, la sua popolarità alla mercè dei più pesanti sfottò dato che da più parti piovono accuse sulle sue reali capacità pugilistiche. Poi c'è Paulie, bellissimo!!! figura solitaria, triste e irrequieta nel primo, nel secondo non migliora anche se fortunatamente si risparmia nell'attaccare orribili insegne pubblicitarie sulla vestaglia di Rocky. E già qualcosa! Le complicazioni fisiche di Adrien a seguito del parto, a proposito fantastico il neonato che ha più capelli di Little Tony, arrivano come un fulmine a ciel sereno. Gli stessi sceneggiatori sono stati indecisi fino all'ultimo sull'opportunità di inserirlo nella vicenda. Il risultato comunque non fa una piega e vince su tutti i fronti. Ultimo film della saga con riferimenti al passato evidenti, chi non ricorda la scena di Rocky che, su ordine di Mickey, si allena correndo dietro ad una gallina?
Si narra che tale Jack Leahy modesto peso massimo australiano degli anni '20, con soli 7 incontri all'attivo da professionista, talvolta si allenasse la mattina presto proprio in questo modo. Boah, se gli piaceva, dico io.
in Rocky II il pugilato messo in scena è di eccellente livello, senza dubbio questo secondo incontro è il più bello di tutta la saga ed il più lungo. Troviamo come commentatori ancora Stu Hanan e Bill Baldwin (veri commentatori) coppia leggendaria che ritroveremo anche in Rocky III. 15 riprese che vedono un'alternanza di situazioni ma stavolta ad arrivare alla fine della 14 round con un netto vantaggio in punti è Apollo, addirittura 137 a 130 sul mio cartellino. Potrebbe strabastare, ma a differenza del primo incontro, vinto polemicamente, Apollo cerca il Knock Down definitivo, vincere ai punti seppur nettamente non basterebbe a placare le polemiche. Così combatte l'ulitma ripresa sul terreno che Rocky predilige, lo scontro fisico, rinunciando al jab sinistro. Quale erroraccio! Balboa lo mette giù a compimento di una bellissima serie e qua c'è una delle scene più memorabili di tutta la storia cinematografica pugilistica, la migliore mai vista, Rocky si sbilancia, tutti e due al tappeto!! chi si rialzerà per primo? o meglio...chi si rialzerà? Potenzialmente nessuno dopo 42 minuti di match ad altissima tensione ed intensità, stravolti dalla fatica, sanguinanti. In zona cesarini Apollo crolla dalle corde, Rocky è in piedi al 10 del conteggio, campione del mondo!! nel modo più bello più drammatico!! C'è tempo per gli abbracci allo staff, l'omaggio commosso a Mickey Goldmill vero fautore dell'impresa, co-protagonista con il suo pugile. Applausi per lui! A casa davanti alla TV c'è tempo per vedere Paulie che versa un succo di frutta sul divano nuovo saltando dalla gioia e Adrien che non ha neanche tempo di incaXXarsi con lui, tutta intenta nell'ascoltare la dedica amorosa del marito agli occhi del mondo, dedica che però però e ancora PERO' non andrà mai mai mai e poi ancora MAI a sostituire nella memoria quel favoloso ADRIANAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA