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ATTO DI FORZA regia di Paul Verhoeven

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Gilles     7 / 10  22/02/2009 00:28:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Atto di forza" ci dice qualcosa sulla natura della finzione in sé, aldilà delle sue sfaccettature: cos'è che rende "più vero" un racconto? Il suo essere esplicitamente vero o falso? Il suo mostrarsi come finzione o il suo spacciarsi per realtà? La verità della finzione sta nella sospensione di qualsiasi verità: c'è un alveo di possibilità che si apre, come il cervello di Quaid; ogni uomo, ogni personaggio, cioè, è un centro di infinite possibilità narrative: nel film nessuno sembra credere a Quaid, e ognuno racconta la propria versione, quella che gli sembra la più "verosimile"; non solo, ogni personaggio è un cambiamento, una svolta nella trama: i dubbi, le possibilità, si trasformano in realtà. E noi seguiamo Quaid, in questo dedalo di memorie e finzioni, e noi lo costruiamo insieme a lui, siamo suoi complici come anche del nemico, come dei mutanti e della polizia: ognuno di noi, insomma, costruisce una storia personale, più profonda o meno, della storia che ha visto: ognuno costruisce la trama. Per questo il film si chiude prima che sia data qualsiasi certezza: per ricordarci che si tratta di un evento sospeso, meraviglioso, più vero di qualsiasi verità perché più possibile di qualsiasi realtà.