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OGNI MALEDETTA DOMENICA regia di Oliver Stone

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Manticora     8 / 10  21/06/2013 12:08:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oliver Stone è un regista che ho sempre amato, nonostante abbia fatto discutere, i suoi film sono sempre stati chi più chi meno dei pilastri cinematografici, che spesso arrivavano a parlare del tema più dibattuto dal regista, la guerra. in questo caso è lo sport americano per eccellenza assieme al baseball e al basket. il Futbool ha una dimensione maggiormente violenta e competitiva, che assurge nei suoi valori ad icona del modello americano: il messaggio è semplice, sei un giocatore, fatti notare, diventa una star e fai i soldi...
Ma Stone giustamente destruttura l'impianto standar di un film che dovrebbe mostrare i "vincenti" e invece inscena una "guerra sportiva" che ogni maledetta domenica assurge a confronto tra uomini, che sanno fare solo quello giocare a futbool. Amalgamando sapientemente un cast stellare, Dennis Queid nei panni del campione sulla via del tramonto, Jamie Foxx nel ruolo del giovane di belle speranze, deciso ma arrogante, Aroon Hekart, uomo degli schemi che suggerisce al coach, James Woods, medico senza scrupoli, Matthew Modine al contrario medico scrupoloso, e Cameron Diaz, con un improbabile nome italo americano, Pagniacci, propietaria della squadra degli sharks di Miami. Ma il fulcro di tutto è AL PACINO, in uno dei suoi ultimi grandi ruoli l'allenatore Tony D'Amato, invecchiato, semialcolizzato ma deciso a fare a modo suo, il "neandhertal come lo chiama Beamel, ma in realtà l'unico che sa cosa vuole, in un mondo in cui contano solo i soldi, e non i centimetri, Pacino dà linfa ad un ruolo che poteva diventare stereotipato, è inscena non un mero conflitto generazionale, ma uno scontro tra il vecchio uomo dai sani principi e il CAPITALISMO inscenato dal modello yahnkee, fare soldi e spettacolo, ma senza preoccuparsi dei giocatori, perchè l'equilibrio della squadra si fonda su rispetto, collaborazione e voglia di giocare. In un crescendo, accompagnato da una colonna sonora mostruosamente a tema, Stone, che si ritaglia una piccola parte come cronista sportivo, delinea un affresco dello sport, senza pietà, ma anche senza essere noioso, da vedere.
C'è anche la comparsata di charlton Heston, che ha il suo perchè, così come il confronto tra Gladiatori moderini e immagini di Ben Hur.