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SCOMMESSA CON LA MORTE regia di Buddy Van Horn

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walkabout     4½ / 10  08/08/2011 03:30:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se un film che supera appena i 90' appare interminabile, in teoria ci sarebbe già ben poco da aggiungere. Ma The Dead Pool, (involontaria?) autoparodia di una saga di culto, può meritare qualche approfondimento. La sceneggiatura fa acqua da ogni dove, non c'è un personaggio tratteggiato (e interpretato, malgrado il buon cast) adeguatamente, dal villain di turno - il più insipido della pentalogia - all'immortale Ispettore Callahan, qui ridotto ad innocua caricatura di se stesso. Ogni elemento del film, dal tema dello spettacolo della violenza al collega cinese, è trattato con imbarazzante superficialità e volgari stereotipi. Sorge quasi il dubbio che sia intenzionale. Qualunque sottotesto socio-politico attraverssasse i precedenti capitoli (sempre argomentato in modo discutibile, ma qua e là efficacemente - su tutti il secondo capitolo Magnum Force), si dissolve in favore del più banale dei polizieschi. Non funziona come thriller, non contiene un solo secondo di tensione ed è incapace persino di reinventare la saga in forma autoironica, fallendo pure nell'abbozzare un registro da action comedy. Sollevato dalla regia impersonale ma per lo meno non dannosa di Van Horn, e da un montaggio competente (supervisionato dall'ottimo Joel Cox), l'ultimo immeritevole capitolo della saga di Dirty Harry ha il suo punto più alto nell'inseguimento della pattuglia da parte dell'aumobilina telecomandata, il segmento dell'opera più orgogliosamente illogico ma anche, per lo meno, il più godibile. E questo la dice lunga sulla bontà del film.