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YUPPI DU regia di Adriano Celentano

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Evarg Nori     7½ / 10  01/05/2019 22:45:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alla sua opera seconda da regista,Celentano(anche co-sceneggiatore)tira fuori un prodotto inclassificabile,quasi alieno nel panorama italiano.E non solo del periodo.La trama non è che un esile pretesto per una messa in scena di numerini surreali,gag elementari che però a freddo,almeno a tratti sono innegabilmente divertenti,squarci da cinema sperimentale underground e tocchi degni di Bunuel (i tentativi di distrarre Adelaide,il flashback sull'aggressione a Napoleone e alla ragazza).Tutto ovviamente condito dal tipico egocentrismo e dalle tipiche massime da Celentano(ecologia,pacifismo,confronto tra classi ).Alla fine più che il potere negativo del denaro a emergere è più la visione misogina della donna materialista e ingannatrice,ma rispetto ai lavori futuri come "Joan Lui"qui la tracotanza e la regia caotica e iperframmentata funzionano.E funziona la rappresentazione dei milanesi come figure grigiastre e ingessate.Solo tre i numeri musicali,anche in inglese.Il migliore è quello che da il titolo al film,con Celentano che danza con la Rampling mezza svestita(al top della bellezza).Immancabili attori di colore,fortunatamente non doppiati in modo idiota.Il finale dove Felice tratta per la figlia,è di una spregiudicatezza sia notevole che discutibile.Indubbiamente il miglior film diretto dal molleggiato,prima che egocentrismo e qualunquismo si impossessassero di lui.E uno dei film più particolari del cinema nostrano.A dispetto del gran successo,dopo l'uscita al cinema Celentano non lo fece uscire in cassetta,e rimase invisibile per un decennio.Fu poi trasmesso tra l'87 e il '97 su Canale % e Italia 1.E nel 2008 il regista lo editò in dvd in un'edizione accorciata e con nuove musiche,ed effetti digitali orribili e inutili.Un'idea insensata,che ha deluso enormemente tutti.Da vedere rigorosamente in versione originale,anche se non è certo facile trovarla.