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W. regia di Oliver Stone

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  20/01/2009 14:18:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C’è qualcosa che non mi ha convinto in “W.”,forse il problema è mio,in quanto mi aspettavo un film diverso,più improntato sulla denuncia che non sulla rappresentazione di un uomo mediocre divenuto presidente degli Stati Uniti d’America.
Stone attraverso svariati salti temporali ci racconta la storia di Bush Jr.,partendo dagli eccessi delle giovinezza,alternandoli con consigli di gabinetto,quadretti famigliari dal gusto dolceamaro e battaglie politiche per l’ascesa alla Casa Bianca.Pur riuscendo ad illustrare con chiarezza il suo pensiero mediante avvenimenti conditi da buone dosi di sarcasmo,Stone non incide come sarebbe lecito aspettarsi,andando quasi a scagionare un uomo ignorante e grezzo,ostaggio di un entourage manipolatore e soprattutto alla ricerca eterna dell’approvazione del padre,suo chiodo fisso come il baseball,sport di cui è appassionato e che diventa metafora onirica della vita che desidererebbe.
Il messaggio che passa è quello di un burattino manovrato da forze che sapevano di poter sfruttare la sua ottusità ed il suo bisogno di non sfigurare davanti al padre e nei confronti del fratello,da sempre preferitogli dai genitori.Rimane il dubbio sul perché il popolo americano abbia per ben due volte spinto il proprio destino nelle mani di un uomo così palesemente incapace,che da figlio di papà scavezzacollo,dedito ad alcol e droghe, si tramutò in un uomo politico da due soldi,ugualmente capace di diventare l’uomo più potente del mondo.Molte situazioni vengono risolte in maniera troppo repentina,la disintossicazione dall’alcol,la conversione religiosa,il rapporto con la moglie sono tutte appena accennate.Su altre Stone sorvola addirittura,il suo impegno nel voler raccontare il Bush Jr. uomo gli si rivolta contro,l’individuo oggetto del suo indagare è infatti un personaggio amorfo,poco interessante,piatto,tanto da riuscire a rendere grigio anche un film simile,sulla carta molto intrigante ma specchio di situazioni già conosciute o presumibili.Ho trovato poi stridente l’ennesimo rimando onirico dell’ultima scena.Siamo davvero sicuri che Bush si sia reso conto di averla mancata quell’ultima palla?Se ci si attiene a ciò che il film spiega mi sembra molto più attendibile il contrario.