WATCHMEN regia di Zack Snyder

silent_eclipse  22/03/2009 14:35:38 » Rispondi
Ciao Niko,

Forse avrai potuto notare che sto seguendo con particolare interesse i commenti relativi a Watchmen.

La tua analogia tra Snyder e Satriani è abbastanza curiosa. Il mio ex chitarrista (nonchè io) la pensa allo stesso modo: tanta tecnica non serve a nulla se alla fine non si riesce ad emozionare.

A parte tutto, ti dico una cosa: se io avessi visto il film senza prima aver letto il fumetto probabilmente non ci avrei capito nulla. Sono andato a vederlo con la mia ragazza e al termine della proiezione ho dovuto spiegarle parecchi punti che nel film rimangono in sospeso e tante altre questioni trattate marginalmente.

La sensazione era quella di vedere riprodotto freddamente il fumetto: molte scene del film, infatti, sono uguali a talune vignette (e qui sta la grande tecnica di regia). Anche con 300 Snyder è riuscito a ricostruire fedelmente talune ambientazioni e situazioni.

Ma...

Sostanzialmente il fumetto è imparagonabile al film. Inutile stare qui a discuterne. Sono del parere che il film vada necessariamente visto dopo aver letto il fumetto. Al limite, se proprio la pellicola desta curiosità, si può leggere il fumetto anche dopo, ma è una operazione che va comunque fatta.

Il capitolo intitolato "Simmetria Perfetta", ad esempio, è una mirabile opera di letteraria e grafica. Mai visto qualcosa di più intenso ed emozionante in una graphic novel (per intenderci, quando il Dr. Manhattan va su Marte e ripercorre le tappe della sua vita). Credimi, di una bellezza e di un senso così profondo da far riflettere per anni sul senso della vita e dell'amore. Nel film, invece, è stata una delle parti che più mi ha deluso: vuota, inconcludente e senza pathos.

Probabilmente il tuo voto negativo è esagerato (almeno la sufficienza non si può non darla), ma alcune critiche sono giuste. Se però vuoi ascoltare il mio consiglio, prova a leggere la graphic novel e vedrai l'abisso che troverai tra le due opere (in termini di pathos e coinvolgimento). Quanto ai dialoghi, alcuni dicono che ricordano quelli di Sin City, ma si tratta di una forma di scrittura tipica dei noir.

Watchmen (mi riferisco alla graphic novel) è di molto superiore a Sin City e 300, ma al contrario di queste opere è troppo difficile da portare sullo schermo. Difficilissimo, anche per un Joe Satriani della cinepresa. Non stupisce il fatto che i primi due film omonimi abbiano avuto grossi riscontri positivi mentre questo divide la critiche a metà. Mi ricorda un pò il caso di "Non è un Paese per Vecchi", che io trovo un bellissimo neo-western ma che molti ritengono una mappina.

Scusami se sono stato prolisso, ma sto aspettando che inizino le partite e quindi non sapevo come perdere tempo. Spero in ogni caso che tu abbia apprezzato il mio commento. :)