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WATCHMEN regia di Zack Snyder

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Luca95     6 / 10  01/11/2016 02:35:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se fotografo la Gioconda, la mia fotografia è un grande capolavoro immortale?
Se il mio mp3 riproduce una canzone dei Pink Floyd, l'apparecchio è di ottima qualità a prescindere?
Se riproduco paro paro un fumetto che è una specie di Bibbia del Fumetto e lo trasporto in un altro medium, il cinema, ottengo un risultato altrettanto geniale?
Watchmen fallisce clamorosamente la trasposizione di questo capolavoro immenso e geniale. Era facile fallire, in generale le trasposizioni lasciano qualcosa dietro di sè, solo in pochi sono in grado di riuscire a creare una trasposizione (un'opera altrettanto valida che non sia un copia-incolla e che riesca ad applicare lo spirito e il significato dell'opera di partenza riuscendo ad adattarla al linguaggio del medium diverso), e nel caso specifico la riproduzione del capolavoro non poteva avere lo stesso effetto. Intanto dal punto di vista storico, l'elseworld non avrebbe avuto lo stesso impatto dato che non ci troviamo più negli anni '80. Poi si tratta pur sempre di una riproduzione, quindi è difficile che abbia il carattere rivoluzionario dell'opera di partenza o che addirittura ne superi la portata.
Il fallimento clamoroso era preventivato per chiunque, non soltanto per un videoclipparo come Snyder. Quindi questo non è un problema e non lo rimprovero a Snyder. Quel che rimprovero è la totale furberia e paraculaggine con cui è stato realizzato questo prodotto: un prodotto che copia spudoratamente il materiale di partenza non può che incontrare le benevolenze dei fan, che se possono storcere il naso per certe cose, per altre piangono di gioia perché vedono realizzare un sogno per molti quasi trentennale. La riproduzione quasi tavola per tavola è quindi estremamente furba, ma nonostante ciò Snyder è riuscito a fare una cosa che sembrava difficile fare: fare un adattamento che non c'entra un tubo con l'originale.
Le immagini sono le stesse, le battute pure, le inquadrature anche. Ma quella che è la base, l'idea di fondo è totalmente rovesciata, non compresa, distorta. Questo è uno dei film più patinati che io abbia mai visto e il fumetto è forse uno dei fumetti più "sporchi" che si siano mai visti. Ruvido, rozzo, certo pop e figo a sprazzi, ma sicuramente la grande e brillante idea che sta alla base del capolavoro è proprio il fatto di cercare di portare nel mondo reale i supereroi e soprattutto di renderli umani e imperfetti, di non dar loro (a parte uno) dei poteri. Insomma, di normalizzarli. Tutto il contrario della patinatura, dei ralenty, delle braccia spezzate e mozzate e dei criminali sbattuti a dieci metri di distanza con un calcio contro un muro che si sfonda, dei balzi di dieci metri, delle distruzioni di muri di cemento con un pugno. Il tutto risulta quindi patinato e al limite del trash (vogliamo parlare dei costumi?). L'estetica di questo film quindi, nonostante cerchi di ricalcare a livello di storyboard il fumetto, è del tutto fuorviata e insensata.
E' ovvio che riproducendo l'immagine **** e copiando-incollando è facile attirare fan, far venire loro degli orgasmi e portarli a dire, a una prima e superficiale visione, che il film è fedelissimo. Non sono per niente d'accordo: la fedeltà ad un'opera non deriva dal copia-incolla, tutt'altro. Deriva dal riuscire a cogliere lo spirito di un'opera. Grandi registi come Truffaut a volte ricombinavano certe opere letterarie, per renderle adatte al cinema o per altre motivazioni, ma il messaggio risultava però intatto, integro, a volte anche potenziato e ampliato. Questa è la vera fedeltà. Il resto è estetica, fatta male per altro, senza averci capito niente.
Questa idea di fedeltà sembra non essersene andata dalla mente di Snyder, che anche per l'ultimo Batman cerca l'immagine **** e il costume simile al fumetto, non compiendo neanche un'oncia dello stesso lavoro attento per il contenuto, per la coerenza del personaggio e per le intepretazioni. Ma tant'è.
Ciò che ha di buono il film (perché ha di buono) è rappresentato dalla struttura narrativa, ma comunque la maggior parte era servita su un piatto d'argento proprio dal fumetto di partenza.
Oltre questo, che dire? Trovo che il film sarebbe risultato più sensato se fosse stato ambientato, con le dovute modifiche, in un else world del giorno d'oggi. Forse non avrebbe avuto la stessa forza, forse avrebbe fatto storcere il naso a moltissimi. Ma chissà, probabilmente sarebbe stato un film più sentito per il pubblico.
Detto ciò, la scelta di casting di Ozymandias è immotivata quanto imbarazzante (per l'età e non solo; per motivi analoghi lo è anche l'interpreto di Gufo Notturno). Per il resto il casto è di medio livello, a volte medio-alto. L'unico probabilmente totalmente in parte è l'attore che interpreta Dottor Manhattan, ma è difficile scindere l'interpretazione (doppiato molto bene, per altro) dall'effetto speciale, che fagocita il personaggio insieme alla ciolla blu penzolante. L'attore che interpreta il Comico buca lo schermo, ma non so, credo potesse essere trattato meglio.
Il film, per concludere, è un tripudio di kitsch e di estetica videoclippara roboante, fastidiosa, piena di effetti speciali, un film in cui emozionarsi è difficile, perché anche nei momenti romantici o drammatici sei distratto da qualche trashume o da qualche ralenty messo a caso.
Filman  01/11/2016 17:29:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una marea di contrapposizioni (esteticamente il film copia, e non va bene, tematicamente è alterato e non va bene, però c'è da storcere il naso se un attore è diverso dal personaggio cartaceo) che si riassumono facilmente, secondo me, nel voler considerare la graphic novel di Alan Moore immacolata e consacrata.
Un po' una *******, diciamo. Il film non riprende i simbolismi dell'opera originale, e sarebbe un aspetto negativo? Sono abbastanza sicuro che se Snyder avesse preso pari pari anche quello spirito visivo, ci sarebbe stato da ridire.
Sia chiaro, fottesega di Snyder, che fa film di serie B con centinaia di milioni di dollari dal pessimo intrattenimento, e di Watchmen, per me un buon film nel genere per semplice mancanza di concorrenza. Il mio discorso è universale, perché non si può pretendere che ci sia tale paragone tra il soggetto e film ancora nel 2016.
Kurosawa faceva propri Dostoevskij e Shakespear (nomi a caso). Kubrick ribaltava i libri da cui prendeva spunto.
E dulcis in fundo, Sin City è criticato per gli stessi motivi da te elencati, come se poi il film di Rodriguez non fosse il miglior cinefumetto esistente e non rappresentasse l'utilizzo del digitale più all'avanguardia del nuovo secolo.