STAR TREK regia di J.J. Abrams

metathron     7 / 10  14/05/2009 10:58:27 » Rispondi
Premetto che il mio problema con questo film si chiama aspettativa. Ho guardato troppi trailers e preview e mi sono rovinato un po’ la visione. Molte scene, anche belle, sono già viste. E un po’ si resta delusi.

TRAMA DRAMMATICA: la trama non sarebbe male se non fosse abusata e per nulla sviluppata in modo originale o nuovo. Il viaggio nel tempo. Già dopo 3 minuti uno capisce che si tratta di quello. Poi il tema si sviluppa in modo del tutto prevedibile: la solita linea temporale alternativa-alterata. Ci sono decine di episodi di star trek voyager, star trek enterprise, stargate sg1, l’intero terminator, etc etc che sviluppano il tema in modo più articolato e interessante. Per non parlare dello stupore in Harry Potter – Il Prigioniero di Azkaban, con la narrazione parallela di 2 linee temporali che interagiscono.
Il sospetto è che si tratti solo di una specie di attualizzazione della serie. Si introducono nuovi attori, per vecchi personaggi che però sono cambiati, per via dell’orizzonte temporale differente. È come se fosse l’episodio pilota per una nuova serie tv. Un universo parallelo.
Ma a questo punto perché non avere il coraggio di inaugurare una storia e dei personaggi nuovi? È più facile reimpastare il vecchio, più facile da vendere. Si tratta di un restiling. Guidato dal marketing. La trama per me ne soffre.

PSICOLOGIA DEI PERSONAGGI: è incredibile come nel 2300 e rotti la psiche delle persone sia ancora quella dell’adolescente americano decerebrato tutta azione niente introspezione. Dopo una guerra termonucleare planetaria e una vagonata di tragedia l’anima dell’uomo non è per nulla cambiata? Vige ancora il mito del sogno americano, questa volta su scala intergalattica? I personaggi sono dei puri involucri, come delle marionette. Con la solita divisione manichea molto netta tra buoni e cattivi. Giocano il proprio ruolo. Ma non lo interiorizzano minimamente.
Per capirci se guardiamo Battlestar Galactica l’aspetto introspettivo è nodale e molto più sviluppato (in tal caso fortemente drammatico tragico).

TECNICA DI RIPRESA: penso che con Platoon si sia introdotta la ripresa tremolante e parziale e zoomata nelle scene di guerra-azione. Tecnica magistralmente ripresa in Star Wars The Clone Wars, e base delle riprese spaziali di Battlestar Galactica. La ritroviamo qui. Riprese veloci, frammentate, punti di vista sgembi, dinamici, parziali.
La sensazione è di avere a che fare con un film precotto. Un po’ come un cibo precotto da scaldare al microonde. Qualcosa da preparare velocemente, non impegnativo, con i sapori ben noti, esaltati ad hoc.

Tecniche di ripresa all’ultima moda. Trama che usa il viaggio nel tempo come operazione di refresh di un marchio (star trek), operazione di marketing per rendere appetibile un prodotto vecchio con alcune modifiche nodali, in attesa di una nuova serie tv, o di altri film (trilogie, quadrilogie….etc etc). Personaggi marionetta, con una psiche appena appena accennata. Forse con una visione del mondo pari a quella ormonale di un adolescente maschio che sta per svegliarsi all’introspezione (non voglio offendere nessuno, è una pura costatazione, è uno stato che ho attraversato anch’io).

EFFETTI SPECIALI: carino sì. Alcune inquadrature di nebulose, stelle, pianeti veramente commoventi. Qualcosa che stuzzica il nostro ricordo, la nostra speranza, di essere tutti figli delle stelle. Uno squarcio sulla nostra natura intergalattica.
Ma come effetti speciali niente di stupefacente, tipo la rivoluzione che Matrix ha portato nel 1999 per intenderci.

Comunque un film da vedere.
Ma da non rivedere.

SPOILER