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RELIGIOLUS regia di Larry Charles

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Niko.g     2 / 10  28/02/2014 15:24:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Documenza (unione delle parole "documentario" e "scemenza") scritta e prodotta da Bill Maher, un ateo che si finge agnostico dicendo di non avere certezze e di predicare il vangelo del "non lo so".

Bill vorrebbe capire, fare chiarezza nella sua testa, come dichiara candidamente all'inizio della documenza. E' per questo che gira mezzo mondo alla ricerca di camionisti, pastori esaltati, papponi prestati alla politica, fumatori di canne, ecc. Un approccio piuttosto discutibile per chi vuole approfondire onestamente tematiche complesse come i dogmi, le profezie e le dottrine religiose.

Totalmente sbagliato e non discutibile, invece, è la pretesa di spiegare con la ragione i dogmi religiosi, che per definizione si collocano oltre la sfera del razionale. Incurante di tutto ciò, ma speculando volentieri sull'inadeguatezza dei suoi interlocutori, il nostro predicatore del dubbio si lancia nella sua personalissima e patetica inchiesta. Vuole applicare a tutti i costi la logica e chiaramente quando trova un serpente che parla in un testo sacro, i conti non gli tornano. C'è da capirlo.
Almeno conoscesse la materia che indaga… niente, nemmeno questo: parla del dogma dell'immacolata concezione pensando si tratti della verginità della madre di Gesù.

Non potevano mancare, poi, alcuni classici dell'ateismo pret-à-porter: "Ma se Dio è più forte del diavolo, perché non lo distrugge?" "Se credi in Gesù, perché non credi in Babbo Natale"?
La summa teologica, proprio.

Ma il meglio arriva nel finale. Dopo una parentesi su islam ed ebraismo con spolverata di scientology, dopo aver intervistato incompetenti, cialtroni e superstiziosi di ogni specie, dopo aver preteso di ricondurre i dogmi alla ragione, il nostro predicatore del dubbio, l'arguto documentarista agnostico, conclude con tono colloquiale e moderato: "la religione deve morire", "la fede non è una cosa di cui vantarsi e coloro che la predicano sono schiavisti intellettuali".
Infine, la perla: "in realtà non c'è nessun Dio".
Benvenuto nel mondo delle certezze, Bill.


Conclusione e morale.
Bill Maher non sa (non vuole) distinguere tra dottrine e false dottrine, profeti e falsi profeti, vangeli e falsi vangeli.
Il suo "dubbio" non produce alcuna dialettica e alcuna riflessione. Ridicolizza ciò che lui vuole rendere ridicolo e prende sul serio ciò che è ridicolo.
Gesù Cristo e José Miranda, religioni e sette, fedeli e ciarlatani… per lui fa poca differenza. Tutto viene appiattito e massificato, frullato e servito. E' così che voleva "capire e fare chiarezza"?