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RELIGIOLUS regia di Larry Charles

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Blutarski     8 / 10  02/10/2009 19:55:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero fi.go sto documentario l'ho trovato molto divertente. Ho letto dei commenti molto interessanti in cui più o meno si critica il film perchè è 'troppo provocatorio' oppure perchè 'non è giusto prendersi gioco degli ignoranti' e che tutto ciò farebbe addirittura del male alla 'causa laica'. Gente che si dichiara non credente e accusa Maher di avere una foga eccessiva.
Forse sbaglio io ma credo che la religione sia uno degli argomenti prediletti della satira quindi forse queste critiche sono fuoriluogo. Non si può invocare un limite di continenza per la satira e non credo di essere il primo a sostenerlo. E' un documentario dichiaratamente satirico cosa vi aspettavate? Un dibattito filosofico-teologico sulle religioni del mondo?

Si parla di assenza di contenuto ma con tutto il rispetto, a che genere di contenuto ci si riferisce? Mi sembrano le solite frasi fatte campate in aria di chi molto più francamente e rispettabilmente potrebbe dire che il film non gli è piaciuto.

Che genere di dialogo potrebbe esserci con le persone intervistate? Sarei curioso di sapere come si rinsavisce un credente dai suoi deliri. E attenzione, Maher non critica mai l'idea di Dio in se. Vorrei che questo fosse chiaro. Forse è sfuggito ai critici, ma questa considerazione è per lui superflua. E' piuttosto l'idea di un dio vendicativo, geloso, promotore di azioni umane stupide a essere al centro delle sue critiche. La spiritualità di ognuno è salva dunque, non è mai questo a essere oggetto di derisione. E' un atteggiamento tipico di ogni persona religiosa sentirsi offesi nella propria spiritualità per ogni forma di critica al costume che gli si rivolge, ovvero l'incapacità di separare la religione che è un fatto sociale da Dio che è un fatto spirituale.

Sento dire che questo non è l'atteggiamento giusto da avere nei confronti della religione, bene qual'è l'atteggiamento giusto? Comprensione?

Sono 2000 anni che tutto si deve sempre adeguare alla religione persino i comportamenti di chi non crede, ma arriverà mai il momento in cui sarà la religione che umilmente si adeguerà al mondo che gli sta intorno e al progresso?