tylerdurden73 6½ / 10 14/07/2009 14:33:31 » Rispondi Non era impresa facile portare sullo schermo la storia della RAF, famigerata organizzazione terroristica che sconvolse la Germania a partire dai primi anni ’70.Molto il materiale a disposizione per il regista Uli Ledel (suo il notissimo “Cristana F.-Noi,I ragazzi dello zoo di Berlino”),forse eccessivo,con una conseguente gestione non sempre ottimale della moltitudine di snodi ed appendici varie.La sensazione è che molte situazioni vengano snellite seguendo un filo logico funzionante,mentre altri argomenti siano trattati con troppa superficialità,come del resto i parecchi personaggi che appaiono e scompaiono un po’ troppo facilmente. L’approccio di Edel è super partes,l’autore preferisce non schierarsi,cercando di riportare i fatti nella maniera più realistica possibile sbilanciandosi solo nel finale,in cui sostiene la tesi più accreditata per rappresentare il luttuoso epilogo del gruppo Baader-Meinhof,in realtà ancor’oggi oggetto di discussioni e polemiche per alcuni particolari poco limpidi. La narrazione è molto lineare,con ben poche sfumature e con un taglio abbastanza monocorde.Interessante è notare come venga efficacemente sviscerato il contesto storico,con frequenti rimandi ad una cornice non limitata alla sola Germania al fine di far comprendere meglio allo spettatore le motivazioni che spinsero queste persone a sacrificare tutto per combattere il sistema.Non sempre però queste motivazioni,e gli obiettivi annessi,risultano chiari.Edel cerca di rappresentare l’ideologia della banda,ma non sempre vi riesce,colpa di situazioni superflue o di dialoghi poco necessari e non sempre ispirati,che finiscono con il rendere la pellicola inverosimile in qualche passaggio. Interessante spaccato di storia recente,imperfetto, a tratti sbilanciato,ma comunque degno di attenzione ed approfondimento.