gerardo 7 / 10 09/11/2010 17:09:13 » Rispondi Come nel precedente "Il piacere e l'amore" N. Bilge Ceylan si conferma regista di spessore, che sa offrire soluzioni di grande raffinatezza estetica, in questo caso anche dal punto di vista fotografico. Eppure le tinte livide con cui è ritratta la periferia di Istanbul non riescono mai a trasmettere veramente né il senso tragico della condizione familiare, vilipesa e svenduta negli affetti, né il cinismo che dal potere politico si trasmette, pervasivo, agli ultimi, ai vinti. Non so, sembra che manchi, per l'appunto, l'ineluttabile peso della sconfitta che dovrebbe essere poi il senso ultimo del film.