GianniArshavin 7 / 10 16/12/2013 15:05:14 » Rispondi Distretto 13 è il secondo film di Carpenter,per molti un cult clamoroso e per altri addirittura un capolavoro. Questa pellicola del 76 ancora oggi risulta valida e d'impatto,con una serie di messaggi politico-sociali attualissimi,il tutto supportato da un ritmo che non annoia e da una colonna sonora da urlo. Carpenter anche in questo lontano film ci lancia in faccia alcuni dei suoi temi e tratti distintivi comuni nelle opere successivi come:gli esseri umani tutti messi sullo stesso sudicio piano,a dispetto del ruolo che ricoprono nella vita di tutti i giorni (criminali,cittadini e poliziotti tutti capaci di difendere\offendere in nome dei propri interessi),il luogo chiuso e claustrofobico teatro delle vicende e anche la critica alla violenza fredda e gratuita rappresentata perfettamente dalla prima scena,dall'assalto al distretto e soprattutto dalla scena della bambina diventata famosa nel corso del tempo. Proprio l'assalto è uno dei punti focali del film,con questi banditi senza volto (sono riuscito però a intravedere lo stesso Carpenter ahaha)che attaccano in maniera folle e ossessiva in nome di una vendetta scaturita da un'altra vendetta. Il non vedere mai perfettamente la minaccia crea un senso di smarrimento nello spettatore,che alla fine non riesce ad individuare perfettamente i nemici e ad identificarli con nessun pericolo se non quello generico di "banda criminale";questo tema verrà riproposto spesso dal cineasta,e alcune scene mi hanno ricordato la comparsa dei "Pazzi" in "Fuga da NY". Le recitazioni sono di buon livello,nonostante il budget bassissimo come spesso nella carriera del regista,e sicuramente spicca quella di Napoleone Wilson che entra di diritto nella classifica dei migliori personaggi Carpenteriani. Purtroppo l'opera ha alcuni difetti,soprattutto per quanto riguarda la sceneggiatura visto che in alcuni momenti succedono cose poco plausibili e a tratti anche inspiegabili. Detto questo vi consiglio questo film del maestro,dove si intravedono i primi barlumi del suo fantastico cinema nonostante la data di uscita e i pochi soldi a disposizione.
Alcune cose che non mi sono piaciute sono la reazione del padre all'uccisione della figlia,visto che individua gli assassini senza vedere nulla dell'omicidio,oppure il finale con i banditi che si presentano senza armi e soprattutto il rapporto fra Wilson e Leigh che ho trovato prevedibile,stereotipato e assolutamente fuori contesto. Inoltre la recitazione di lei è a tratti ridicola.