TheGravemaster 8 / 10 28/04/2007 22:58:32 » Rispondi Claustrofobico, buio e inquietante, La tematica del nemico invisibile ossessiona Carpenter in molte sue pellicole (The Fog, They Live, ...). In questo caso l'apice del sadismo si raggiunge agli inizi del film, con l'omicidio a sangue freddo della bambina e del gelataio. Un saggio uso della fotografia (buio pesto con soli spot puntati sui soggetti), le atmosfere cupe che riappariranno in molti altri capolavori, come The Fog o Seed of evil, rendono quel senso di inquietudine e violenza psicologica che negli anni sono stati sostituiti da tonnellate di effetti speciali. La resa del film mi richiama anche molte similitudini con il primo "La notte dei Morti Viventi": un gruppo di sconosciuti che si ritrovano assediati in un edificio, intenti a studiare un piano per salvarsi e respingere gli attacchi, un nemico assetato di sangue senza apparenti ragioni, il senso del pericolo che fa superare le ostilità interne al gruppo, e altri dettagli che non racconto per non rovinare la visione! Consigliato a chi si accontenta di tanto pathos e non troppo sangue