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APOCALYPSE NOW REDUX regia di Francis Ford Coppola

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BlueBlaster     8 / 10  07/01/2016 02:47:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una discesa verso l'inferno in terra e l'oscurità dell'animo umano...il fiume Nung diventa una sorta di Stige e Coppola riesce ad accompagnare lo spettatore in questo oscuro cammino.

Un film tecnicamente mastodontico, con una regia eccellente, una fotografia avvolgente e penetrante, scenografie perfette (la parte finale nel "regno di Kurtz" è di grande potenza visiva) e sopratutto una colonna sonora così profonda ed inquietante da divenire parte attiva della narrazione e a dir poco bellissima a mio gusto.
La sequenza iniziale è sublime e con un montaggio eccezionale, il pezzo dei Doors in questo contesto è uno dei più azzeccati della storia del Cinema, il sonoro generalmente è strepitoso e Coppola immortala la natura e questo fiume divinamente.

I dialoghi e la narrazione sono essenziali e precisi con delle vere e proprie perle, il cast è ottimo con interpretazioni indimenticabili come quella di Duvall o Frederic Forrest senza scordare ovviamente Sheen...non considero Marlon Brando, nonostante la sua figura sia spaventosamente e tenebrosamente riuscita, perché mi ha infastidito lo stratosferico cachet a fronte di una interpretazione limitatissima; secondo me la pellicola sarebbe comunque riuscita benissimo senza per forza spodestare quel peso massimo ma "accontentandosi" di un qualunque altro buon attore con il phisique du rol.

Il film a tratti diviene davvero allucinato come anche noi fossimo in preda all'acido, aleggia sempre la sensazione che le droghe fossero presenti in quantità massiccia tra le truppe americane (e probabilmente anche tra la troupe del film) cosa tra l'altro risaputa e qui ben messa in luce.
Questo più che un film di guerra è un thriller-drammatico, un film allucinato ed allucinante che esplora la psiche umana e che seziona la "macchina della guerra" statunitense senza farsi mancare critiche socio-politiche (cosa ben presente in questa versione redux)...più che a pellicole belliche io lo accosterei ad opere come "Aguirre" di Herzog o "Il salario della paura" di Friedkin. Non vi è un resoconto storico di battaglie, più che altro il Vietnam diventa veicolo per storie umane e questo differenzia il film di Coppola dalla massa!

Allora perché il mio voto non è poi così alto rispetto alle ottime critiche mosse?
Innanzitutto ho colmato la mia lacuna (eh si solo oggi ho visto questo capolavoro imprescindibile) direttamente optando per la versione REDUX...il film scorre bene nonostante la durata ma credo che la versione originale l'avrei digerita meglio, 45 minuti in meno non sono pochi per un film che già di per sè è una mattonata e dico mattonata in senso buono riferendomi alla pesantezza psicologica di una storia di questo tipo. in questa versione mi sono dovuto pappare una lunghissima parte con dei pazzi francesi che hanno imbastito un comizio sulla geopolitica (cosa a suo modo interessante) ed una successiva love story abbastanza inutile. Probabilmente se vedrò un giorno la versione classica potrei aumentare il mio voto a fronte di una maggiore fruibilità.

Sequenza finale, in parte di libera interpretazione, splendida e sunto di tutta la pellicola nella sua totale rappresentazione della dualità umana e delle tenebre che aleggiano nell'animo umano.