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APOCALYPSE NOW REDUX regia di Francis Ford Coppola

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Guy Picciotto     10 / 10  22/06/2013 11:38:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hanno già detto tutto e meglio tanti altri.
Il fulcro è Kurtz, Sheen è solo il servo...per l'appunto il garzone mandato a riscuotere i sospesi.
E Kurtz che rappresenta la ribellione ad un potere asfissiante per quanto assume i connottati del farsesco: "apriti cielo per un ***** scritto a chiare lettere e nessuno sgomento per braccia di bambini innocenti ammucchiate"
Kurtz è il residuo panteistico contro il viscidume occidentale / razionalista
è proprio questo il punto: siamo stati abituati o peggio ancora costretti a vivere una vita "virtuale", fatta di intelletto ma non di azioni. L'uomo "moderno" asservito quindi ha opinioni su tutto, ma non agisce, non può agire. Quindi si risolve tutto in una montagna di chiacchiere inutili (gli alti comandi dei generali yankee, il "briciate quella ***** di fila di alberi!" si e poi??). Un'esperienza frustrante, distruttiva, contemporaneamente causa ed effetto della situazione deprimente che si respira in questa società.
Poi uno su centomila saltano fuori i Kurtz, che nonostante una carriera e prestigio acquisita dentro il sistema decidono di farla finita.
Oltre all'incapacità di azione, si nota anche l'incapacità di pervenire all'illuminazione, il finale si conclude così, senza illuminazione, è stato scelto Eliot non ha caso, con Kurtz che legge dei suoi passi , che rimandano al Santo Graal come era nelle intenzioni della "terra desolata" di Eliot. Sheen come il cavaliere che va alla ricerca del Santo Graal sono assegnati una serie di compiti da portare al termine, ordini ben precisi, deve superare terribili prove, deve trovare il tempio dove è custodito il Graal, deve prionunciare la rituale domanda del calice, deve capire la risposta, soltanto così darà efficacia ai poteri salvifici del Graal, ed il tempio sarà liberato, e una volta redenta la terra desolata il monarca (Kurtz) potrà morire in santa pace ed il cavaliere che ha trovato il Santo Graal (Sheen) potrà diventare il nuovo Re Pescatore.
Ma è proprio qui il punto, l'uccisione di Kurtz non conduce al rinnovamento, la morte non conduce a nuova vita (il mito della fertilità).
Sheen (il coraggioso asservito) rifiuta il ruolo di Re e abbandona la terra di Kurtz, dall'espressione traumatizzata di Sheen non scaturisce alcuna illuminazione, Sheen se ne torna dai suoi padroni e rinuncia a combattere contro l'orrore e la menzogna del sistema. Con questo finale il ruolo del Re Pescatore è stato degradato e perifno negato, Sheen resta una povera pedina, laddove un tempo il pesce era simbolo di fertilità (una vita esuberante scaturita dall'acqua) esso diventa simbolo ora della desolazione e dell'incapacità di associare l'intelletto all'azione.