Sentenza 8½ / 10 06/01/2010 18:30:54 » Rispondi Il colonnello Kurtz, che il governo statunitense crede impazzito, ma che in realtà ha trovato la via che gli era stata indicata nel momento in cui era stato mandato in una guerra di cui mai si capirà il motivo, si erge maestoso nella penombra in un clima di adorazione che non si può spiegare se non a partire dalla più profonda natura umana, quella che spinge ad adorare i vitelli d'oro e i falsi dei. Tutto il film è una progressiva preparazione, dapprima lenta e silenziosa, poi a mano a mano che si va avanti diventa serrata e rumorosissima, il rumore che sentiremo sono i tamburi che si fondono col battito del nostro cuore. La preparazione operata da Coppola funziona benissimo, dal momento che dopo tre ore l'unica cosa che vogliamo è guardare in faccia Kurtz, una faccia che non ci lascerà più, quando finalmente lo incontreremo sarà per sempre.