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GALANTUOMINI regia di Edoardo Winspeare

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carla80     7½ / 10  09/12/2008 13:13:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nuovamente la fortuna di avere in sala il regista e colui che ha curato la fotgrafia; per questo motivo la linea guida del mio commento è puramente emotiva, la restante parte della mia osservazione concorda con quello che è stato detto durante il dibattito.
Winspeare non si definisce come un regista di nicchia, ma in realtà lo è, sia per la scelta degli attori sia per l'uso del dialetto.
La costante ambientazione salentina è legata a fattori affettivi ed economici.
Film skakespeariano, come è stato definito dalla critica, raconta la nascita della Sacra Corona Unita, proprio nel Salento; droga, armi, onore, gerarchia tutto magistralmente incarnato da una donna.
Una Finocchiaro straordinaria, donna meridionale, madre, femmina, donna d'onore, intelligenza, srategia, fragilità, paura, passione ed amore, mosca bianca fra uomini sciocchi.
Contrapposta troviamo, una donna implosa, comunque forte, esplicitamenta fragile, con un ovvio spiccato senso della giustizia e con un amore represso.
Intensa anche la parte di Fiorellino, anche se non al massimo, attore valido sul palcoscenico teatrale.
Gifuni puro, il vero galantuomo, affascinante, giusto ma umano e come ogni uomo cade nei suoi istinti primitivi, passione ed amore, andando contro ogni sua regola di vita...regalando allo spettatore occhi sorridenti.
carla80  27/01/2009 19:33:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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