The Gaunt 8 / 10 22/04/2014 12:39:31 » Rispondi Girovagando in mezzo alle rovine di un impero antico a decadente, il protagonista Gerardo è egli stesso un rudere tra i ruderi umani e non, che no vuole essere redento e non cerca la redenzione attraverso un percorso di reintegrazione, in fondo piccolo borghese. Tra droga, alcool e derelitti come lui non gli manca però la capacità di sognare: il suo girovagare fisico senza una meta precisa diventa negli ultimi stupendi venti minuti un percorso mentale che passa attraverso il desiderio di rifondare la città eterna in cui ci sia spazio per tutti anche per gli ultimissimi della scala sociale. Girato veramente con due soldi, L'imperatore di Roma non è formalmente un film perfetto e si vede, gli spunti da Pasolini sono evidenti (Accattone e Mamma Roma), ma possiede una forza nella sua sincerità, anche se a ben pensarci è difficile stabilire per Sperandini i confini tra il personaggio e la persona reale.