Febrisio 7 / 10 08/11/2010 18:12:17 » Rispondi Guerreros è una descrizione massimale di una guerra, con conseguenti errori ed orrori.
Entra nel suo vivo dopo una situazione stupida, quanto reale, creata da giovani soldati non pronti a gestire forti emozioni, se non nel loro unico modo possibile, quello umano ed istintivo. Situazioni all'ordine del giorno, non progettate a tavolino. La pellicola ha il pregio di mettere a nudo il confronto di questi soldati a diversi fatti, che li metteranno a dura prova sia personalmente, che nei rapporti l'un l'altro;
la difesa iniziale, il salvataggio nel fiume, il campo minato, il decidere di salvare il compagno, scegliere la strada del ritorno, l'interrogatorio, l'immaginaria paura di tortura e morte, lo stupro, il genocidio.
Insomma ne decrive alcuni punti chiave dell'atrocità di una guerra. Cosa popoli e soldati possono subire fisicamente e psicologicamente, dove conseguentemente nascono vendette e ritorsioni.
In modo assai leggero, troppo, Guerreros riesce a dare un metro per misurare quanto ci si perda facilmente nella cattiveria, anche solo per difendersi.
Vedi il giovane Vidal, che da "neo salvatore" iniziale, si trasforma in un'efferata macchinata da guerra pur di sopravvivere e vendicarsi dei torti
Il tutto scordandosi chi è, cosa fa, e il motivo per cui lo fa, degerando passo passo sempre più nella propria testa e nei gesti. Controcorrente, che sembra rappresentare "l'ideale"
è l'interpretazione dal sergente, che per poco, molto poco, si guadagna non solo la pace, ma pure la fiducia di un popolo.
Guerreros è un poco didascalico, ma non scade nella banalità. Pur essendo un film a basso budget, visivamente non ne risente, anzi la regia è una bella sorpresa, uno dei suoi punti forti. Sin dall'inizio, dalla corsa al caseggiato, ne godremo una padronanza d'inquadrature. Non si può parlare altrettanto bene per il doppiaggio in italiano, e nemmeno per la colonna sonora a tratti stonante.