Jellybelly 8½ / 10 13/10/2008 19:09:20 » Rispondi Un anno di ordinaria umanità scolastica condensato in un'ora e mezza di una pellicola splendida, che riesce appieno lì dove Gus Van Sant fallisce con la propria trilogia elephant-last days-paranoid park: fare un ritratto asciutto, chiaro, scevro di sensazionalismi ed orpelli dell'adolescenza e dei suoi disagi. Ma Cantet ed il suo sceneggiatore/attore Bégaudeau vanno oltre, riuscendo a tratteggiare con pochi ma decisi colpi di pennello anche il disagio di chi è dall'altra parte della barricata e si trova a dover gestire ed educare degli adolescenti quasi imponendo loro un'educazione, nel disperato ma sincero tentativo di salvarli. Con la consapevolezza però che ogni singola scelta potrà causare una reazione a catena forse incontrollabile o forse no, chissà. Tante piccole storie, tante grandi emozioni in cui emergono le figure vere, reali, di alunni e professori, in un mondo disilluso ma sincero. Un'opera che nasce particolare, ma tende con vigore all'universale.
matteoscarface 13/10/2008 19:23:08 » Rispondi "Un'opera che nasce particolare, ma tende con vigore all'universale."
mmhhh ma come siamo filosofici e forbiti... dì la verità, tu non sei terrone, non vedo neanche un paio di baffi e una panza che sporge in tutto questo attento e dettagliato commento...
GIU' LA MASCHERA SIGNOR REZZONICO DI BRUNICO! TI HO RICONOSCIUTO!
Jellybelly 13/10/2008 19:25:45 » Rispondi Dici così solo perché non sai che l'ho scritto recitandolo coi rutti.
JOKER1926 13/10/2008 20:58:31 » Rispondi salve jellybelly... arricchisci la tua "collezione" cinematografica con : "La festa" di Paolo Angeletti... film assai interessante, un corto. usando un eufemismo e' un film sconosciuto... ma esso presenta una trama assai affascinante...
JOKER1926
kowalsky 17/10/2008 19:15:57 » Rispondi Scusa Andrea, ma trovo piuttosto fuori luogo il paragone con Van Sant... ho capito non ti piace ma qui è tutto un'altro cinema... Van Sant - che fra l'altro ha fatto un film vetriolico e "cattivo" come "To die for" che tu non hai citato (o sbaglio?), ha raccontato una realtà abbastanza diversa, su Elephant per es. uno stile freddo e un certo cinismo per la vicenda tristemente nota di un massacro... non vedo però altre affinità con un film come quello di Cantet che è ripeto profondamente europeo nello spirito, altrimenti si deve spiegare a tutti il disprezzo per un cineasta che, fra l'altro, ha quasi sempre avuto la critica internazionale dalla sua parte (soprattutto riguardo il suo film più recente): non intendevo polemizzare, eh, solo un chiarimento...