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SALEM'S LOT regia di Mikael Salomon

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hghgg     4½ / 10  04/07/2015 17:36:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bruttissima trasposizione de "Le notti di Salem", questa mini serie tv (o questo film di tre ore, vedendolo tutto accorpato) fallisce miseramente alla fine nel ritrovare spirito e atmosfera del proprio originale cartaceo, mostrando parecchi limiti nella sceneggiatura e nel cast (non è che Sutherland potesse fare tutto da solo).

Il che mi fa incàzzare. Perché trasporre "Le notti di Salem" nel 2005, con quello che c'era appena stato in tv negli anni precedenti sul tema, era un'idea bellissima. "Le notti di Salem" cavolo, forse il miglior romanzo puramente horror mai scritto da King (considerando che una cosa tipo "It" tratta temi ben più ampi), con alcuni tra i vampiri più inquietanti e feroci di cui abbia mai letto. Il romanzo collegato a racconti eccellenti come "Jerusalem's Lot" e soprattutto "Il bicchiere della staffa", quest'ultimo con le 16 pagine più "devicagàrtiaddosso" mai viste in un racconto dell'occhialuto del Maine.

E invece de "Le notti di Salem" rimane un'ombra pallida e sbiadita. E non è che fosse partito male. Il ritmo lento e sonnecchiante d'attesa riprende perfettamente quello descritto nella prima parte del libro ad esempio, il problema arriva quando il film non riesce a dare la stessa brusca e spiazzante accelerata del libro, rimanendo lento e poco interessante, poco abile nel riprendere l'atmosfera di orrore, di fulminea devastazione e di inarrestabile fine che il romanzo prendeva dalla resurrezione di Danny Glick in poi.

Il protagonista, anche se un po' cane, è onestamente azzeccato nella parte be, più o meno ma non è così inverosimile pensarlo nel ruolo di Ben. Samantha Mathis è la cosa meno vicina a Susan Norton che potessi immaginare mentre Donald Sutherland è, guarda un po', l'unico che reciti degnamente.

La scena di Danny Glick che si presenta alla finestra di Mark Petrie è effettivamente ripresa degnamente e fa un buon effetto (ma niente "caccanellemutande" come nelle pagine di King) ma quella scena era scritta talmente bene che era impossibile sbagliarla dai.

Verso il finale il delirio invece, il crollo di tutto. Cito sempre la scena di Susan vampiro che si presenta a Ben mentre questi sta scappando e i due (lui dentro, lei fuori) si mettono a parlare in uno dei dialoghi più imbarazzanti che abbia mai ascoltato, roba da nausea e che cavolo ma se proprio vuoi inventarti scene ad càzzum almeno che siano buone ma per sconvolgere così romanzi e farli tuoi, e mettere scene lì inesistenti creando comunque un gran film devi essere veramente bravo, magari un genio che è anche meglio (Kubrick, lo Scott di "Blade Runner") altrimenti quello che ne esce sono 'ste robe imbarazzanti che lasciano senza parole dallo sgomento, mamma mia che scena...

Insomma peccato.

Sto ancora aspettando che un regista con le palle, uno sceneggiatore capace e un produttore voglioso di buttare un po' di soldi decidano di trasporre una sorta di trilogia composta da "Jerusalem's Lot" "Le notti di Salem" e "Il bicchiere della staffa"; mi sto anche chiedendo come diavolo trasformare in un film un racconto di 16 pagine, in effetti.
ferzbox  04/07/2015 18:34:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Carina l'idea della trilogia con Jerusalem's lot e il bicchiere della staffa.....
....
Anche se il bicchiere della staffa è proprio breve.....sarebbe carino come prologo al film....se fatto in un certo modo....
hghgg  05/07/2015 11:11:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una sorta di corto introduttivo si, certo dovrebbe proprio finire in mano ad un cane di regista per riuscire a non inquietare con QUEL finale.