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IL SEME DELLA FOLLIA regia di John Carpenter

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misachan     6½ / 10  28/10/2007 12:03:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho cercato di dare un voto il più obiettivo possibile, che non fosse influenzato dalla media attuale, né dal mio giudizio sugli effetti speciali, considerando l'età del film.
Non sono neppure un'amante di Carpenter, e mi è capitato spesso di pensare che forse tutto il successo che ha avuto è stato in parte dovuto alla moda cui partecipavano i film horror americani negli anni '80-'90. Ha cavalcato l'onda diciamo.
Non essendo figlia di quella generazione, posso solo immaginare che effetto avessero sul pubblico dell'epoca saghe come quella di Halloween, del Nightmare e i film del genere.
Tuttavia, secondo me 'Il seme della follia' si differenzia da questi per la sua trama più originale, più contorta, e più matura, andando a toccare i campi della psiche e dell'inconscio. Inoltre personalmente adoro i richiami a Stephen King, tanto che all'inizio pensavo fosse proprio tratto da un suo libro, mentre mi piacciono meno quelli a Lovecraft, anzi, sono proprio queste ad abbassare il mio voto.
Quel che mi chiedo è, perché rovinare una così ben riuscita trama, inserendo mostri e scene inutili e ridicole, come quella della chiesa e della bici, che alla fine non si capisce nemmeno che ci sta a fare? Perché non lasciare il film sul puro piano psicologico della follia di massa? Gli uomini non hanno bisogno di trasformarsi in simil-Cthulhu per uccidersi a vicenda...
Crimson  28/10/2007 12:24:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
piuttosto che cavalcarla, Carpenter è stato tra i creatori di quell'onda, ed è un particolare di non poco conto...
per quanto riguarda la scena della bici, bè è una delle più memorabili del cinema di Carpenter, e personalmente l'adoro.
Perchè 'rovinare' in quel modo? perchè altrimenti sarebbe stato un film come decine di altri, mentre con quegli elementi (che hanno un senso, altrochè) il cinema di Carpenter è unico.
misachan  28/10/2007 13:25:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciò non esclude che è un filone che si può apprezzare come no, il successo non è sempre indice di qualità. In ogni caso sono proprio una persona cui il filone piace.
L'uomo sulla bici comunque non ho proprio capito che c'entrava... e così molte altre cose, ma non è questo il punto.
Personalmente ho visto molti più film pieni di mostri che film che cercano di risolvere la storia rimanendo attinenti alla realtà. E tu puoi rispondermi, 'è un horror, c'è per caso qualcosa che vieta di inserire mostri in un horror? Anzi, è una cosa che succede quasi sempre'. Ok, ma allora perché una media così alta per un film su mostri come ce ne sono tantissimi altri?
E il titolo del film oltretutto faceva anche ben sperare. Peccato, perché la trama e il significato son davvero belli.
Guarda per esempio il libro 'La bambina che amava Tom Gordon' di Stephen King... riesce a far paura pur solo accennando a un qualcosa che potrebbe essere diverso dalla realtà, ma che alla fine non sai nemmeno se esiste davvero o no, ed è quel dubbio che ti ossessiona dopo averlo letto. Ed è lo stesso tipo di dubbio (è vero non è vero quello che sto vivendo?) che poi porta il protagonista a quel tipo di finale... ma bastava questo. E te lo dico con rammarico, perché avevo aspettative molto alte da Carpenter, non capisco davvero perché aggiungere mostri alla Alien o croci rovesciate omologando il film al resto del genere horror dove effettivamente potevano essere evitate e addirittura poco c'entrano, quando avevi tutte le basi per poter fare un film davvero unico.
Crimson  28/10/2007 21:27:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma il film è unico! non è che perchè ci sono mostri allora è omologato agli altri...
l'uomo sulla bici, il protagonista che torna sempre allo stesso punto con l'auto, le croci sulle pareti della cella, lui rincorso nel tunnel, le sigarette fumate una dietro l'altra: non sono altro che l'ossessione, che reputo il tema fondamentale del film. Ossessione, come componente della paranoia. Come Carpenter in questo film, personalmente, credo che nessuno sia riuscito a rappresentarla attraverso l'horror, nel cinema.
Carpenter è un grandissimo regista, innovativo e geniale, che ha delle peculiarità che lo contraddistinguono notevolmente da molti altri registi horror.
wega  04/05/2008 11:36:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahaha m'è scappata questa delle sigarette..anzi al ritorno dal flashback mi son chiesto com'è che non l'avesse ancora finita..