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BLACKOUT (2007) regia di Rigoberto Castaneda

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  01/06/2011 15:38:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi ha già visto "Devil" potrà farsi un'idea sommaria di ciò che succede in questo lungometraggio girato dal messicano Rigoberto Castaneda e tratto da un romanzo di Gianluca Morozzi.
In questo caso i tre personaggi rimasti rinchiusi in un ascensore non subiscono l'influsso di presenze diaboliche,più che altro si trovano a fare i conti con un destino beffardo che li costringe alla prigionia proprio nel momento in cui devono risolvere delle pressanti beghe personali.
La modestia di regia e fotografia non incidono almeno finchè a tener banco sono presentazione dei personaggi e prime insofferenze.Le spiegazioni riguardo l'impossibilità di comunicare con l'esterno sono già viste ma accettabili,ciò non toglie che "Blackout" paghi pegno giocando malissimo le sue carte,svelando quasi fin da subito la pericolosità di uno dei personaggi e cercando di tenere desta l'attenzione attraverso flashback francamente poco incisivi.
L'azione all'interno dell'angusto spazio non elettrizza,ai vani tentativi di fuga si somma la presenza di un serial killer ma l'addizione resta sciapa.La noia regna spesso sovrana perché tutto è ampiamente prevedibile e questo gioca a sfavore del lavoro di Castaneda che si arena ben presto finendo con il girare a vuoto dopo un incipit allettante.
Ci si può consolare con le interpretazioni di Amber Tamblyn e Aidan Gillen,oltre ad un paio di sequenze inquietanti.