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FUGA DA LOS ANGELES regia di John Carpenter

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  09/02/2010 10:54:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Più un remake che un sequel del fortunato “1997:Fuga da New York”,per questo motivo non proprio apprezzato all’unanimità.Indubbiamente l’effetto sorpresa costituito dall’apocalittico futuro presentato nel primo episodio e il carisma estremamente rozzo di Jena Plissken perdono incisività in quanto già noti e per nulla soggetti a variazioni di rilievo.
L’approccio anarchico di Carpenter però è sempre ben vivo,il suo riuscire ad illustrare il degrado di una nazione allo sfascio,dove la parola libertà è ormai bandita è come al solito degno di interesse.Il regista si diverte a dissacrare i luoghi culto di una Los Angeles ancora una volta immortalata mediante minuziose scenografie notturne,dannatamente degradate, in cui si celano i reietti forzati di una società massificata ed asservita ad un regime dittatoriale.
La potenza del film è tutta nell’intenzione di essere contro,ancora una volta,a quelle istituzioni e a quegli organismi che mirano al controllo collettivo.
Che poi il film sia poco appassionante è pur vero,gli intermezzi fortemente kitsch sminuiscono lievemente un action-movie tutto giocato sulla figura di Kurt Russell e del suo personaggio da fumetto.Anche gli effetti speciali non sono all’altezza,quasi che a Carpenter interessi ribadire il proprio concetto ed il suo pensiero allarmista,infischiandosene della qualità del girato che comunque,grazie alle innegabili doti del regista,vanta una resa scenica mai banale.
In fin dei conti diverte e pur non toccando vette artistiche degne di chissà quale glorificazione si mostra come un buon prodotto di fantascienza distopica,molto radicale nella risoluzione finale,con l’azzeramento totale e la ripartenza come uniche vie per la salvezza.