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IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON regia di David Fincher

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gerardo     7½ / 10  19/02/2009 23:08:44 » Rispondi
Fincher adatta per il cinema il racconto credo omonimo di Fitzgerald e lo traspone interamente nel secolo "breve" appena terminato. New Orleans, estate 2005: l'uragano Katrina si sta avvicinando pericolosamente; ben presto la città sarà colpita tragicamente dalla devastante inondazione che rischia di cancellarla per sempre dalla faccia della terra.
New Orleans, 1918: finisce la Prima Guerra Mondiale, nasce Benjamin Button.
La linearità a ritroso della vita di Benjamin Button segue di pari passo lo scorrere costante e contrario delle lancette di un orologio nella stazione centrale della città, il quale segna le ore alla rovescia affinché riporti indietro le vite e gli affetti di tutti i cari scomparsi.
E' una sfida mitica e illusoria al tempo, al suo irrefrenabile procedere con tutti i cambiamenti, le nascite (le vite) e le morti, gli eventi ineluttabili.
La necessità di infinito si realizza nel battito d'ali del colibrì (solo il cinema può fermarne il momento e percepirne il movimento), mentre invero tutto scorre, all'infinito inesorabilmente, come il fiume - che poi diventa oceano - su cui naviga il rimorchiatore che ha arruolato Benjamin o come le esistenze al crepuscolo degli anziani ospitati nella casa di riposo nella quale Benjamin ha trovato accoglienza e protezione.
Solo gli affetti, come il cinema col battito d'ali del colibrì, sembrano fermare il corso del tempo, opporvisi fino all'ultimo respiro, ma restare fissati nell'infinito.
Finisce il secolo, inizia un nuovo millennio; l'orologio del tempo a ritroso viene rimosso per un moderno (ma più classico) orologio digitale e accantonato in un deposito: l'acqua dell'uragano Katrina pone fine al mito e all'illusione.