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IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON regia di David Fincher

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amterme63     7 / 10  15/02/2009 21:26:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me personalmente non è piaciuto più di tanto. Visivamente è molto bello, commozione e buoni sentimenti vengono distribuiti a piene mani e inoltre parte da uno spunto molto interessante. Ho avuto però una spiacevole sensazione di superficialità e mancanza di approfondimento. Comunque capisco che a molte persone questo film possa piacere tantissimo.
Stilisticamente appartiene al genere di cinema in cui si tende più che altro a rappresentare il mondo umano come vorremmo che fosse, piuttosto per quello che è. Chi va a caccia di belle storie di fantasia o vuole sciogliere il proprio animo alla vista dei buoni sentimenti, troverà pane per i suoi denti. Chi vuole invece capire di più come funziona l’animo umano, riflettere sul ruolo che ha il tempo, l’esperienza, l’aspetto fisico sul modo di vivere di ognuno di noi, allora non si aspetti granché da questo film.
Uno dei difetti è secondo me il fatto di voler raccontare troppe cose, con il risultato di raccontarle in maniera convenzionale e riduttiva. Il mondo esterno incide veramente poco nella vicenda. Strano che non ci siano mai state tensioni razziali fra bianchi e neri, da nessuna parte. Anche il peso del proibizionismo, del perbenismo o della tensioni anni ‘60/’70 è veramente minimo. Solo la II guerra mondiale è un pochino più messa a fuoco, ma del resto anche qui, come in tutto il film, i personaggi secondari sono tratteggiati in maniera convenzionale e poco approfondita. L’ospizio ad esempio è molto idealizzato. L’assenza del mondo esterno la si può vedere anche dal fatto che la particolarità del protagonista non diventa pubblica, non fa assolutamente clamore, non gli crea in pratica alcun fastidio pratico. E’ possibile che i media siano stati zitti? La gente è in genere così curiosa, così invadente. In un film americano degli anni ’50 c’era un bambino che aveva i capelli verdi e mi ricordo che questa cosa gli creava grandissimi problemi.
Questo la dice lunga sul fatto che gli sceneggiatori non volevano indagare sulle implicazioni reali di un modo di essere diverso dagli altri, ma semplicemente colpire lo spettatore con belle avventure e buoni sentimenti. Lo stare in bilico stilisticamente fra favola e vita reale danneggia molto il film. Come non meravigliarsi del fatto che il protagonista segua con molto fatalismo tutto quello che gli capita. Prende tutto con candore, quasi con indifferenza. Certo ci sono dolori, il rammarico, a volte tristezza, ma tutto preso con filosofia, quasi con rassegnazione. Anche i suoi sentimenti e i suoi pensieri sono molto semplici, si vedono ma non si capisce bene cosa ci sai dietro, se c’è anche conflitto, lacerazione, rifiuto. Insomma il protagonista non confessa mai in tutto il film come ci si senta dentro nel vivere al contrario. Un diario, non dovrebbe servire a frugare dentro il proprio animo? O serve solo per fare della mera cronaca giornaliera?
Lo so, è un mio difetto. Non riesco a lasciarmi andare, a cancellare tutto e a essere contento che il valore della famiglia non venga mai messo in discussione, che la vita sia piena di tante piccole cose che la fanno bella e accettabile, che l’amore (r)esista e che sconfigga tutto e che magari ci sia anche la vita dopo la morte (simboleggiata dal colibrì). Non riesco ad appassionarmi allo svago facile. Preferisco avere le brutture sbattute in faccia, piuttosto che fare finta che non esistano.
Invia una mail all'autore del commento Silly  02/11/2009 17:32:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Wow, come per dire: mi hai tolto le parole di bocca. Troppo buono col voto, ma complimenti per il commento! Tu sei uno che non ha mai avuto il dono della sintesi, vero ;-)
amterme63  02/11/2009 19:31:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo potrei anche avere. Potrei fare commentini di pochissime righe ma mi sembrerebbe sempre che qualcosa rimanga fuori, che non abbia detto tutto quello che volevo dire e che soprattutto non l'abbia espresso nella maniera più piena e completa possibile.
Non so se hai notato ma un aggettivo non mi basta mai, ce ne sono sempre due o tre insieme, giusto perché un significato non lo riesci mai ad esprimerlo del tutto con una sola parola. Almeno io la penso così.
E poi è diventata una specie di bandiera. Non sono contento fino a che non ho detto tutto, anche del film più infimo. Lo faccio un po' come "esercizio", me lo sono quasi autoimposto. Comunque poi alla fine mi sento soddisfatto, come dopo avere fatto una ricca e splendida mangiata (e io sono buongustaio!).
Invia una mail all'autore del commento Silly  04/11/2009 11:05:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Trovo che sia una dote racchiudere in poche righe esaustive un pensiero, ma nello stesso tempo apprezzo molto chi si esprime come te, chi lascia sgorgare le parole come un fiume straripante. Adoro gli aggettivi. Occhio alla ridondanza, è sempre quello il problema della prolissità. Ma non è questo il caso! Il tuo è sicuramente un ottimo esercizio di scrittura... Ma tu scrivi racconti?
Ciao buongustaio!
amterme63  04/11/2009 14:19:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io no, ma Cagliostro sì. Hai mai letto le sue recensioni? Anche lui parte dallo stesso mio principio, cioè quello di dire tutto nella maniera più chiara ed espressiva possibile. Solo che lui è molto più bravo di me. Ha scritto anche dei libri di narrativa !!
Ti ringrazio e ti saluto. Se passi per Firenze, vienimi a salutare. Ciao.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  16/02/2009 08:08:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento, concordo.
amterme63  16/02/2009 13:46:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  17/02/2009 16:20:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io vado a vederlo stasera, ma sono prevenuto... forse Fincher per la prima volta ha messo a repentaglio la sua reputazione. Lo stesso spoiler sembra un invito a beccarsi il diabete
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  17/02/2009 16:21:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehm volevo dire trailer opps
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  17/03/2009 18:50:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Leggi il mio commento... tra indecenza e capolavoro cmq. alla fine lo salvo...mai giudizio fu più sofferto
halflife  15/02/2009 21:47:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
CONCORDO, e' stato un peccato...non mi ha tirato dentro il film...speravo mi scuotesse...semmai con qualche lacrima, ma niente, hanno raccontato una storia...e anche fanyastica, quindi avrebbero potuto fare molto meglio...ahhh dove sono i film tipo labirinth??