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THE BURNING PLAIN - IL CONFINE DELLA SOLITUDINE regia di Guillermo Arriaga

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ULTRAVIOLENCE78     6½ / 10  10/11/2008 21:18:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dal punto di vista formale, “The Burning Plain” si presenta come un film realizzato molto bene, essendo costituito da una serie di inquadrature mirate e significative e dall’ottima fotografia firmata dal duo Robert Elswit e John Toll; anche sotto il profilo recitativo, egregie le interpretazioni di tutti gli attori protagonisti (in particolare quella di Kim Basinger). La pellicola mi ha invece lasciato perplesso per come è stata concepita la trama, che se per un verso è pregna di lodevoli –anche se per certi aspetti opinabili- riflessioni (sulla solitudine e sulla conseguente importanza della famiglia nella sua imprescindibile –mah- funzione di colmare il vuoto dell’esistenza, a dispetto di tutti problemi che possono sorgere nel suo seno), per altro verso trasmoda in una visione fin troppo moralistica e conciliante, che culmina in un finale decisamente banale.
Ricorre la struttura a intreccio (abusata?) che ha caratterizzato i film di Inarritu (sceneggiati dallo stesso Arriaga), anche se qui la storia è sostanzialmente unica. Tuttavia, pur se mancano quegli eccessi melodrammatici presenti in questi ultimi, la prima opera di Arringa difetta del tutto di momenti di alto cinema: momenti che, al contrario, possono ravvisarsi nel cinema di Inarritu.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  11/11/2008 18:38:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivido in pieno ottima riflessione... del resto le sfumature psicologiche della storia finiscono spesso nello stesso mirino quello (ruffianello) della m che vuole riconciliarsi con la f (forse potevo usare lo spoiler mah)