frine 5 / 10 19/05/2012 03:55:23 » Rispondi Mi spiace. Non sono una fan di Carpenter, ma in questo caso mi sembra che abbia floppato e parecchio. Tutti sappiamo che il vampiro è una figura particolarmente amata dal cinema di tutti i tempi. Come no? Essendo una figura mitologica, si presta a innumerevoli rivisitazioni e reinterpretazioni. Inoltre, offre lo spunto per riflessioni sull'eterno contrasto bene/male, con varianti in cui NON sempre il vampiro è il male:) Senonché, nel film di Carpenter, la psicologia dei vampiri vale esattamente come quella dei vampire-killers capitanati dal pessimo James Woods: ZERO. Non c'è nessun personaggio, nel film, che meriti un briciolo di solidarietà o di pietà: sono tutti squallidi e tristi, anaffettivi e indifferenti. Se proprio devo tifare per qualcuno, mi spiace, ma tifo per Valek (un possente Thomas Ian Griffith, che recita male, ma almeno impone la sua colossale fisicità). Lasciamo correre preti e prelati, sempre meritevoli di ironia, ma qui inseriti molto forzatamente. Mi si fa notare che comunque il film è un buon western. Può darsi: ma un film di vampiri NON è un western. I vampiri provengono dall'Est, possono emigrare e impiantarsi dove vogliono, ma resteranno sempre europei e, come tali, restii a fare i fenomeni. I vampiri veri sono discreti, beneducati e assassini. E soprattutto, NON spuntano dalla terra come funghi:( In conclusione, Carpenter ci propone i vampiri come fenomeni da baraccone....ma i vampire killers sono pagliacci da circo. Davvero una nobile gara.