carsit 7½ / 10 27/02/2014 12:39:05 » Rispondi Argento formato gigante in questo thriller. "tenebre" parla di un assassino ( l'assassino del rasoio) che punisce prevalentemente donne "anomale" : ladre e lesbiche. Questo pazzo prende come riferimento un libro , tenebre, dello scrittore Peter Neal. Quest'ultimo si ritroverà coinvolto nell'indagare sull'identità dell'assassino. In questo film c'è tutta la poetica di Argento, che lo ha reso famoso : - inquadrature soggettive che riprendono la prospettiva dell'assassino - omicidi efferati con fortissima carica splatter - la solita chiamata al telefono con cui l'assassino minaccia il protagonista
Assolutamente nota di merito per la sceneggiatura, che pur avendo qualche forzatura riesce comunque a sorprendere più e più volte senza mai contraddirsi. Negli ultimi 20 minuti Argento mescola le carte in tavola 2-3 volte, comportando un disorientamento incredibile nello spettatore, il quale piano piano vede assottigliarsi la lista dei colpevoli senza riuscire però ad identificarlo. Notevole anche la colonna sonora dei goblin che accompagna ogni omicidio , fungendo da biglietto da visita per il nostro simpatico cattivo. Peccato per le recitazioni, che non sono mai di alto livello nei film di Argento. Comunque è fortemente consigliato.
Geniale l'idea di rendere Berti l'assassino del rasoio, il quale poi viene sorpreso da Neal e successivamente ucciso. Poi Neal assume lui il ruolo dell'omicida, proseguendo i reati e facendosi giustizia sulle persone che a suo dire lo hanno danneggiato. Una scelta di sceneggiatura che purtroppo non ti fa ( quasi) mai sospettare del protagonista, ed alla fine te lo ritrovi con l'accetta in mano.