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TENEBRE regia di Dario Argento

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76eric     8 / 10  27/01/2012 00:25:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo l' inarrivabile triplete di Profondo Rosso, Suspiria ed Inferno, Argento torna nel suo terreno più congeniale, ricollegandosi ai temi vincenti della precedente "Trilogia degli animali" e a quelli del film del 1975 ( il trauma passato del killer seriale), irrobustendo la componente efferata e ovviamente riproponendo tutti gli ingredienti del suo modo VINCENTE di fare cinema di genere, quello che veniva copiato ed invidiato dalla maggior parte dei cineasti del periodo.
Pur con i suoi limiti di sceneggiatura, di recitazione del cast e chi più ne ha ne metta, cosa che comunque ha pur sempre difettato in tutte le sue opere, riesce comunque ad attestarsi su ottimi livelli, ma secondo il mio punto di vista, le prime crepe della decadenza del grande regista romano cominciano proprio con questo film.
Vero è che riuscirà a fare centro ancora con Phenomena ed in parte con Opera, ma il giallo all' italiana degli anni '80 l' ho sempre visto come una minestra riscaldata..., è forse difficile da spiegare, ma manca di quell' aura lontana, misteriosa e pure retrograda del decennio precedente.
Merito di una fotografia più grezza e cupa che soprattutto nelle scene notturne provocava maggior tensione, o forse meglio, proprio perchè in quel periodo ne venivano prodotti a miriadi di film di questo genere ed appunto i registi nostrani sembrava come gareggiassero per cercare di superarsi, per la voglia di produrre un qualcosa di memorabile, che assurgesse dalla media.
Collegandomi con quello che sostengo, l' aumento della macelleria in titoli come questo o come Lo squartatore di NY dell' altro totem Fulci, non sono suficienti a colmare il gap con i migliori della precedente decade.
Tutto questo discorso forse inutile o forse no, solo perchè, sapendo che comunque è troppo facile parlare col cosìdetto senno del poi, ma mi sarebbe piaciuto vedere Argento confrontarsi esclusivamente con l' Horror (meglio se sovrannaturale, che io adoro), d' altronde questo è ciò che avevano detto Suspiria ed Inferno.

Le musiche di Simonetti sono incisive ma assolutamente non una delle soundtrack maggiormente memorabili, piuttosto disturbante invece la sequenza del flash-back. Finale in parte riuscito ed in parte insulso. Ottimo. Arrotondo più che posso.