jack_torrence 6 / 10 16/11/2009 16:20:06 » Rispondi Con tutti i difetti intrinseci di un giallo argentiano, è un film che regge (e si fa ricordare per l'elevato numero di macellazioni), nonostante alcune banalità (la più evidente delle quali il fatto - ironicamente godibile, peraltro - che la ragazzina della portineria finisca proprio nella casa dell'assassino!). Regge lo svolgimento della trama, e persino il movente - nonostante i flashback sul delitto compiuto da ragazzo siano del tutto posticci, e anche inutili: non sarebbe bastata la vendetta? C'è un discorso meta-linguistico - semplice, e molto ironico - dietro il suggerimento di Argento di identificare lui con il protagonista del film (suggerimento evidente a partire le opere si intitolano entrambe "Tenebre"). Difetto imperdonabile: chi è l'assassino (il secondo) si intuisce con facilità prima che sia rivelato. Nel primo caso invece (sono stato tonto io, o bravissimo Argento?) ci sono cascato.
Il finale è un trionfo di effetti splatter e di colpi di scena nient'affatto malvagi. Memorabile il tentativo inutile (sangue scivoloso...) di estrarsi dal ventre il micidiale cono... E le irrefrenabili urla di orrore che continuano anche sui titoli di coda (che arrivano secchi e nel momento più giusto).