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TENEBRE regia di Dario Argento

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DitaAppiccicose     7½ / 10  05/06/2016 21:25:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il ritorno di Argento al thriller dopo la fortunata parentesi horror che lo ha reso un maestro del genere avviene con un film che alla prima visione mi era piaciuto ma non mi aveva entusiasmato e che ora, rivedendolo, mi ha convinto un po' di più pur lasciandomi sempre un senso di incompiutezza.
Ciò che colpisce maggiormente in "Tenebre" sono la luce ed i colori, così inusuali nei thriller, gialli o horror che siano. A dominare è infatti il bianco e la luce intensa: le scene sono girate in spazi aperti

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER oppure ambientate in luoghi chiusi ma ariosi, spaziosi ( gli uffici, la villa di Berti... ). Inoltre gli edifici, le pareti ed anche i vestiti sono quasi sempre bianchi o chiari: tutte le vittime

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER indossano vestiti bianchi, sui quali il rosso del sangue spicca maggiormente. Questo è forse l'aspetto più interessante di un film la cui trama è, come al solito nei lavori di Argento, non esente da pecche e che contiene alcuni caratteri autobiografici oltre che spunti sessuali assenti fino ad allora nei suoi film ma che saranno spesso presenti nei suoi lavori successivi. Il doppio finale rimanda a "L'uccello dalle piume di cristallo" ma qui è ancora più accentuato. La recitazione non è granchè ( anche questa una caratteristica dei film di Argento ) e personalmente salvo Daria Nicolodi e Anthony Franciosa, ma non John Saxon e nemmeno Giuliano Gemma. Anche la colonna sonora dei Goblin, infine, non mi pare all'altezza dei lavori precedenti. Nel complesso, quindi, "Tenebre" è un buon film, piaciuto a molti anche per la gran quantità di scene splatter e di sangue versato, ma che non raggiunge il livello del capolavoro.