ErickCataclysm 6 / 10 01/12/2008 23:17:58 » Rispondi Max Payne, il videogioco, diciamocelo, non ha questa trama così originale... e il film ripercorre la medesima strada, proponendo (con ovvi stravolgimenti) una trama alquanto scontata... ma non fraintendetemi: è giusto che sia così. E in quest'ottica va giudicato il film. Trama a parte (ripeto, come è giusto che sia) il film non è male. I personaggi non sono molto caratterizzati dal punto di vista introspettivo-psicologico ma andiamo, è relativo. Alla fine tra una scena rubata al Gladiatore e qualche scena da buona favoletta, il film scorre. Ma è proprio qui il problema. Male non è; ma qualcosa non funziona. Ed è proprio l'americanata a non funzionare. Quando uno la cerca, questa si fa attendere... Il film scorre lento, troppo lento... lentissimo... a tratti annoia. A tratti stende completamente! Un thriller oscuro che però procede con timore. E da un MAX PAYNE ci si sarebbe aspettati azione a fiumi. Mettici un bravo attore come Wahlberg (che veste perfettamente i panni di Payne) e il film per metà si fa da solo. Ma non basta. A parte il finale e la breve scena alla Aesir, l'azione langue. Il bullet time è stato utilizzato (e pessimamente) si e no due volte quando poi chi ha giocato al videogioco sa quanto fosse importante. Quindi un film che ha peccato nella cosa più semplice e che oggi si può trovare ovunque: tanta buona azione a fiumi!
'''Cioè, è inutile che non mi fai succedere nulla per 2 ore e poi mi fai vedere che Max si prende a mezzo metro di distanza il colpo di un fucile a pallettoni e si rialza come se nulla fosse!'''
A ogni modo è un film da vedere, soprattutto davanti a una buona camomilla, un film che concilia il sonno. Peccato, poteva davvero essere migliore.
Un appunto: mi è molto piaciuta l'idea demoniaca scaturita dagli effetti della Valkiria; un tocco di classe che si sposa benissimo con il film. Scene davvero bene fatte, almeno quelle. E un tocco di sana originalità.
Ma comunque un film che verrà presto dimenticato... la sufficienza, perchè le carte in regola le aveva. Ma non le ha sapute giocare.