caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PONYO SULLA SCOGLIERA regia di Hayao Miyazaki

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
stratoZ     7 / 10  07/07/2023 12:41:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Dopo una tripletta incredibile - Principessa Mononoke, Città incantata e Castello errante - tranquillamente il picco della sua carriera, Miyazaki realizza un film più semplice, delicato, apparentemente meno impegnato e destinato ad un target più fanciullesco.

Con Ponyo il maestro asciuga un po' la sua opera narrativamente, dipingendo un film dal soggetto semplice e riassumibile in poche righe. Ponyo è una delicata storia d'amicizia che coinvolge una pesciolina rossa dal volto umano e un bambino di 5 anni. Rapporto che inizialmente sembra inconciliabile, sebbene i due sembrino affezionarsi fin da subito, per la netta differenza tra di essi e per il padre di Ponyo, determinato a riportare sua figlia a casa negli abissi.

Da questo Miyazaki ne trae fuori un buon film d'animazione, rimettendo in gioco ancora una volta le sue tematiche tipiche, probabilmente l'oggetto principale del film rimane l'abbattimento delle barriere a favore di un'amicizia piena di sentimento, l'animo sognatore dei bambini che va oltre il freddo pragmatismo degli adulti e li rende capaci di fare cose ormai difficilmente concepibili da una mente più attempata.

L'altra tematica che fa da comprimaria è il messaggio ecologista, visibile sin dalle prime scene e in piccoli dettagli come la quantità di plastica nel mare. A proposito di questa tematica è emblematico il personaggio del padre di Ponyo, un abitante degli abissi che ha rinunciato ad essere un umano per distaccarsi dal loro comportamento inquinante e distruttivo. Ecco, dovrebbe essere lui il villain del film, quello che tenta più volte di intralciare i voleri di Ponyo e Sosuke, eppure anche lui in quanto villain non è un personaggio negativo. Anzi è un personaggio spinto da ragioni comprensibili e preoccupato per la sorte sia della figlia che dell'ecosistema marino, ormai diventato la sua dimora. Qui si vede una demarcazione sottile, quasi inesistente tra bene e male, molto tipica di questi prodotti orientali.

Tecnicamente molto bello con una qualità grafica eccelsa - ma quanto sono belli i pesci fatti d'acqua? - tra splendide scenografie marine e colori vividissimi.

Comprensibile - causa target infantile - qualche piccola ingenuità nei dialoghi che non rovina un altro bel prodottino del maestro sebbene discretamente lontano dalle sue 4-5 opere di spicco.

Minore di Miyazaki? Probably. Valido? Assolutamente si.