ghigo buccilli 10 / 10 18/04/2011 01:14:46 » Rispondi Poche storie, onore a Dario e alla sua genialità. Fate il paragone con le ciofeche di film che propinava il cinema italiano negli anni '70 (a parte alcuni mostri sacri tipo Monicelli), e la grandezza di quest'opera risalterà ancora di più. Poi io sono torinese, e solo un torinese capisce davvero la genialità di Argento: Torino non è una città normale, il tipo psicologico dell'assassina corrisponde davvero a quella torinesità sempre civilissima, che non perde mai le staffe, ma che appunto non rientra nella media umanità, non nel senso del famoso stereotipo dei torinesi falsi e cortesi; è una civiltà vera e profonda, niente affatto esibita, ma proprio per questo, quando invece è una maschera, può nascondere per contrappasso qualcosa di tremendo, che continuerà a presentarsi sempre con un volto suadente...e quando te ne accorgi è tardi, hai già subito dei danni!