caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ELDORADO ROAD regia di Bouli Lanners

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Delfina     8 / 10  10/09/2008 14:33:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film di viaggio che spazia nelle desolate lande della campagna belga accanto al confine francese, in zone depresse, consegnate a un abbandono che spara la marginalità di persone e città in primo piano, complice la fotografia (HDR?) che ci immerge in cieli incombenti, nubi gravide, pianure a perdita d'occhio, vecchie strade ormai desuete dove passano solo individui che non hanno fretta, pochi ormai.

Un incontro fortuito fra un uomo di mezza età, meccanico e rivenditore di auto d'epoca americane, uno che sa fare mille cose, pieno di vitalità, ma che pure è solo, e un giovane sbandato, disperato, ladro, tossico.

L'incontro sembra poter procedere e portare in avanti le loro vite, ma, già si capisce, la progressione è solo un accenno, una breve fuga da una traiettoria di sconfitta già tracciata troppo in profondità per uno dei due.

Bello, questo cinema che fa vedere la realtà di oggi sfuggita ai grandi non-luoghi, le persone rimaste, in un certo senso, come quelle di 20 o 30 anni fa, in una sorta di mondo parallelo, eppure ben presente.
Un mondo parallelo a portata di mano, non appena si esce dalle rotte degli scambi e si finisce sotto un pilone di superstrada, su una stradina provinciale dove la densità del traffico è quasi nulla.
Un mondo desolato, sconfitto forse, ma bello nella sua ostinata, resistente estraneità.
Un film generazionale, pedagogico, ma senza lieto fine.