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PHENOMENA regia di Dario Argento

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carsit     6½ / 10  19/02/2013 14:46:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eccomi qui a commentare il terzo di film di Argento che vedo ( profondo rosso e suspiria i primi).
Se è vero il detto che "tre indizi fanno una prova" , adesso non posso più negarlo : Argento non sa mettere in piedi una trama che sia un pò articolata e soprattutto cala a picco nelle seconde parti delle sue pellicole.
Il pregio più grande di questo film è la presenza della bellissima e bravissima Connelly, la quale fa già emergere il suo grande potenziale di attrice.
L'unica che riesce a spiccare in mezzo a tante artificiose interpretazioni, spesso fredde e mai empatiche con lo spettatore che guarda.
La colonna sonora non è brutta ,anzi è molto bella, ma i pezzi metal non accompagnano adeguatamente alcuni momenti.
Passiamo al film vero e proprio.
Argento ormai segue la solita scaletta prestabilita: assassinio efferato ( molto buono il primo), arrivo del protagonista, secondo assassinio efferato, scene pressocchè inutili ai fini della trama, terzo assassinio efferato e poi smascheramento del villain ( non prima di aver proposto alcune scene assurde).
Sembra di rivedere profondo rosso e suspiria, anche se cambiano interpreti e location.
In verità il film parte molto bene perchè pone le basi su un tema "particolare" come quello della natura e dell'interazione uomo-natura nelle sue molteplici sfaccettature.
Abbiamo la bella jennifer che ha un rapporto quasi "simbiontico" con gli insetti che la circondano, ma purtroppo ella soffre di sonnambulismo "visionario" che le permette di "vedere" cose a cui altri sfuggono.
L'entomologo è anch'esso una persona che ha ricevuto molto dalla natura, ma che ha anche dovuto restituire: è molto famoso ed è una mente brillante, ma purtroppo un incidente gli ha portato via l'ausilio delle gambe, costringendolo alla sedia a rotelle.
INoltre :

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Ma tutte queste tematiche " interessanti" vengono soltanto sfiorate, o lasciate intuire.
Non viene sviluppato niente, e ciò rende la vicenda a mio parere un pò vuota.
Ed è un vero peccato: le basi del film c'erano veramente tutte.
Argento però riesce nel suo intento soltanto in qualche scena:
1- la mia scena preferita è stata quella del pupazzo nella camera del figlio ( troppo inquietante).
2- belle anche le ricorrenti scene delle fronde degli alberi che vengono scosse dalle folate di vento nella notte, le quali sono quasi un sintomo di qualcosa di sfuggente, di indefinito e di pericoloso ( altra sfaccettatura della natura).
3- La prima apparizione del bambino affetto dalla sindrome di Patau.
Penso che però Argento distrugga quello che ben aveva costruito nella prima parte, regalandoci una mezz'ora finale totalmente alluccinante di incongruenze e di scene senza un motivo plausibile ( vedi spoiler).
Film che io personalmente consiglio dalla produzione di Argento, ma che credo non sia un capolavoro.

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