Alpagueur 8½ / 10 15/10/2020 23:05:24 » Rispondi "Phenomena" è stato il primo film di Argento che ho visto al cinema (stuzzicato da quella inquietante locandina, per la versione italiana, con le due mani minacciose e quel fulmine che incombono sulla innocente ragazza, seduta per terra con una farfalla poggiata sulla mano, in un prato fiorito... quella per il mercato americano è completamente diversa, insignificante) ed è stato amore a prima vista. Questo è probabilmente uno dei motivi per cui forse è il mio film di Argento preferito fino ad oggi. Nota che uso il termine "preferito" invece di "migliore" perché onestamente non posso dire quale sia il suo miglior film. Ci sono state molte controversie sul fatto che "Suspiria" o "Profondo rosso" sia il miglior lavoro di Argento. Direi: se non hai ancora visto nessuno dei suoi film, "Phenomena" è il migliore con cui iniziare. Mostra perfettamente ciò di cui è capace l'uomo e alcuni dei suoi difetti. Quando guardi i suoi film dovresti anche tenere a mente che si tratta di film europei (horror) che non dovrebbero essere paragonati ai film mainstream americani perché hanno un aspetto completamente diverso per cominciare ed è anche molto probabile che tu trovi alcuni degli attori con voci riarrangiate per ottenere la corretta pronuncia inglese. Ho avuto la fortuna di scoprire questo film in un'età in cui non mi interessavano molto i dialoghi piatti e le interpretazioni recitative non troppo eccellenti. Due cose di cui i film Argento soffrono occasionalmente, tuttavia, puoi sempre contare su alcuni attori principali decenti nei suoi film. In questo caso Donald Pleasance (con un accento vagamente scozzese) nei panni dell'entomologo Dr. John McGregor e Jennifer Connelly nei panni di Jennifer Corvino. Il cast di supporto comprende Michele Soavi (regista di "La setta", "Dellamorte Dellamore", ...) e la moglie di Argento Daria Nicolodi. Connelly era piuttosto giovane al momento in cui è stato girato questo film, quindi puoi notare a volte le sue capacità di recitazione non ancora completamente maturate. Tuttavia, dà una prestazione eccezionale. Il film è simile nel tono a Suspiria e, se non proprio così rotondo e assolutamente convincente, ci sono compensazioni. Per cominciare, qui Argento ha le ragazze che non era autorizzato a usare nel film precedente e una grande differenza che fa è che la quattordicenne Jennifer Connelly è credibilmente ingenua e preoccupata ma consapevole della sua affinità con gli insetti. Rende anche più realistico l'aspetto del bullismo della scuola. Un breve accenno alla trama: Jennifer Corvino (figlia del famossimo e bellissimo attore Paul) arriva in Svizzera per unirsi a una scuola per ragazze mentre vengono commessi raccapriccianti omicidi. Scopre di avere uno strano legame con gli insetti e non ci vuole molto prima di incontrare l'entomologo John McGregor e insieme cercano di scoprire chi sta uccidendo tutte le studentesse. È semplicemente incredibile quanti elementi, idee e dettagli diversi Argento abbia inserito nella trama di PHENOMENA solo per scoprire alla fine che tutto combacia perfettamente e lui lo estrae con competenza. A volte può accadere che una sottotrama (spesso importante) venga messa da parte, solo per essere ripresa di nuovo più avanti nel film (quando te ne sei quasi dimenticato). A volte potresti dover sospendere la tua incredulità (collegamenti telepatici tra umani e insetti) o incontrare eventi illogici (la casa piena di specchi). Ma, e questa è una cosa strana da dire, è spesso quando i film di Argento sono privi di logica che sono al meglio. Il tocco di Argento è onnipresente in questo film. Alcuni impressionanti tilt e trackingshots sono usati insieme ad alcuni pov non convenzionali. Nelle scene più buie e oniriche l'illuminazione viene sfruttata al meglio (ma non aspettatevi le immagini colorate di "Suspiria"). Anche i paesaggi svizzeri sono meravigliosamente fotografati in alcune scene. La scena di apertura è una delle migliori della sua opera, estremamente potente e ben realizzata. Ci sono alcuni effetti speciali ingegnosi con milioni di mosche. La componente gore/trash è piuttosto alta in "Phenomena", comprese parti del corpo in decomposizione brulicanti di vermi e le uccisioni sono brutali. L'ultima mezz'ora che porta al culmine del film è la migliore e ci offre molte sorprese cruente. Ti garantisco che rimarrai sbalordito quando scoprirai chi sta uccidendo. Finalmente arriviamo alla colonna sonora, che è sempre un piacere nei film Argento. Vale a dire ... Goblin, Claudio Simonetti, Bill Wyman, Terry Taylor e Simon Boswell hanno tutti contribuito notevolmente alle musiche della soundtrack. Dai toni ipnotizzanti dei titoli di testa al tema dei "fenomeni atmosferici/ampollosi" alla fine. Ma ci sono alcune scene in cui Argento usa canzoni di Iron Maiden e Motörhead. Alcuni brani heavy metal hardrock che non corrispondono totalmente a quello che sta succedendo sullo schermo (tranne forse per il correre attraverso i boschi sul riff di apertura del singolo 'Flash of the Blade' degli Iron Maiden, che è durato solo pochi secondi). Cosa stava pensando Argento? Forse è stato influenzato da Lamberto Bava che ha fatto lo stesso nella colonna sonora di "Demoni" (che è stata prodotta quello stesso anno). Oh, beh, lo perdoneremo per questo. Anche perchè a pensarci bene 'Flash of the blade' tradotto letteralmente significa luccichio della lama, riflesso del metallo... e può avere affinità con le ami che usava l'assassino. And last, but not least, una nota di merito alla simpaticissima Inga, che nel finale vendicherà il suo amato padrone. Film assolutamente da vedere e rivedere! È considerato tra i migliori dell'horror italiano e lo stesso Dario Argento ha affermato che "Phenomena" è il suo film preferito.
Questo film è sicuramente uno dei migliori di Argento (se non il migliore) per quanto riguarda lo scenario iniziale... una ragazza danese perde la corriera per la scuola ed è costretta a vagare per una immensa vallata (accompagnata dalla omonima tenebrosa musica di Simonetti) alla ricerca di un aiuto. Trova una casa abbandonata e dentro ci sarà l'assassino incatenato, che con una forza brutale si libererà delle catene che lo tenevano legato al muro e, armato di un paio di enormi forbici, prima le inchioderà una mano poi la inseguirà per tutto un sentiero ricavato nelle rocce vicino a una cascata (straordinaria e spaventosa la soggettiva dal basso), uccidendola e facendola precipitare. Ma questa non sarà l'unica arma usata dal killer... più avanti infatti ci sarà una terrificante lama ad innesto (modulare) che gli permetterà di colmare più facilmente le distanze. Interessante l'idea del vento caldo delle alpi svizzere (il cosiddetto Foehn) come causa della follia dell'assassino (la di lui madre era già da tempo pazza per conto suo... infatti in un flashback si vedrà la donna afferrata e brutalizzata attraverso le sbarre da un paziente pericolosissimo del piano più basso di un manicomio... cosa ci facesse li è un mistero... probabilmente sarà andata a far visita al figlio? o al defunto marito?) A proposito ottima l'interpretazione della Nicolodi, è sempre una garanzia. Suggestivo anche il sogno ricorrente "a occhi aperti" (era sonnambula) di Jennifer, con questo lungo corridoio bianco, pieno di porte ai lati (mi ha ricordato molto i corridoi dell'ospedale psichiatrico d "4 mosche di velluto grigio", tra l'altro nella scena in cui il poliziotto va a far visita allo stesso manicomio, un paio di inquadrature vanno alle caratteristiche stanze coi cuscini bianchi, un imprint già visto nelle 4 mosche) Il momento in cui l'assassino svelerà a Jennifer il suo volto deforme è davvero da brividi... un twist del genere lo avevo visto solo in "A Venezia... un dicembre rosso shocking" (1973), un giallo parapsicologico diretto da Nicholas Roeg (li forse lo 'showdown' finale, chiamiamolo così, del temuto killer dalla mantellina rossa è ancora più impressionante, sia per le fattezze fisiche che per la rapidità di esecuzione del medesimo).
76eric 15/10/2020 23:52:43 » Rispondi Ciao. Scrivi dei commenti pregevoli, ricchi di informazioni e di chicche e di interessanti punti di vista sulle emozioni trasmesse da determinate sequenze. I voti rimangono soggettivi, perchè ognuno di noi ha le sue preferenze. Ho apprezzato molto i tuoi commenti precedenti, su Distretto 13: Le brigate della Morte" e su "Halloween" poi mi trovi d' accordo su tutta la linea. Non hai commentato "Halloween 2 Il signore della Morte", ma in base a ciò che scrivi sul commento al film di Carpenter del 1978, io trovo geniale l' apertura del film di Rosenthal sulle note di Mr Sandman e il vento che si insinua fra il verde degli alberi e dei cespugli..., Poi scorcio su ciò che successe a Laurie ed al Dottor Loomis che dice ad un vicno di casa : "Lei non sa cos' è la morte".. Musica e titoloni con tanto di zucca in primo piano... Il Cinema regala emozioni. Concordo anche sulla somiglianza della scena rivelatrice di Phenomena con quella del finale di "A Venezia un dicembre rosso shocking"... Anche Pupi Avati saprà regalare una sequenza da brividi sui generis...