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FIDO regia di Andrew Currie

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phemt     7½ / 10  23/09/2008 10:59:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E dal Canada finalmente arriva qualcosa di diverso dal solito cliché dello zombi movie che imperversa negli ultimi anni…

Fido si basa su un’idea di fondo che definire geniale è quasi riduttivo… In un certo senso potrebbe essere il seguito di quasi tutti gli zombi movie precedenti con finale aperto (in particolare sembra proprio riallacciarsi al finale de L’Alba dei Morti Dementi): come si conclude la guerra uomini vs zombi? Con il reinserimento dei nostri cari non morti nel mondo lavorativo…


Con un ambientazione futuristicamente retrò (gli anni 50 di qualche universo parallelo) e con un approccio quasi Burtoniano (interni, ambienti, costumi, personaggi) Curie sforna un’opera intelligente e sorprendente non dimenticandosi di mantenere un solido legame con i classici del genere…

Il Fido del titolo è ricalcato chiaramente sul Bubba de Il Giorno dei Morti Viventi, scene intere sembrano riprese dal remake de La Notte dei Morti Viventi di Savini, qui è ancora più amplificata la romeriana lotta tra vivi e morti (invece che buoni vs cattivi) ed è molto più fedele alle regole classiche di quanto si possa immaginare (nel folklore haitiano gli zombi erano utilizzati come schiavi per lavorare nei campi)…

Dopo una prima mezz’ora esaltante il soggetto però mostra tutti i suoi limiti e fondamentalmente (e paradossalmente) Fido finisce per non mostrare nulla di veramente nuovo… Non diventa altro che una commedia per famiglie (con qualche colpo di scena e una discreta dose di cinismo) come se ne vedono a decine addirittura in tv… Il solito bambino solo e sensibile che vive un momento particolare della sua infanzia, preso in giro e picchiato dai compagni di classe, con una madre che pensa solo a come appare di fronte ai vicini, un padre fallito che pensa solo a giocare a golf e che ha il terrore della morte e di diventare uno zombi…
Lo (gli) salverà Fido (il nome dice già tutto) che altro non è che una variante al classico cane miglior amico dell’uomo: è comunque un diverso, e tra mille iniziali difficoltà riuscirà ad insinuarsi nella famiglia e a mostrare tutta la sua umanità…

Metafora della disgregazione famigliare quindi, Fido fa sorridere e fa pensare; sottile satira alla società moderna celata da commedy-horror sfruttando l’archetipo degli anni 50, del conformismo e delle paure che ci portiamo appresso…

Ennesima dimostrazione che lontano dal mainstream c’è gente con idee e voglia di metterle in atto… Piccolo gioiello assolutamente da recuperare!
Certo la prima mezz’ora prometteva un capolavoro che a conti fatti non è, ma va bene così… Di commedie-horror così intelligenti se ne girano poche!