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OPERA regia di Dario Argento

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Rollo Tommasi     6½ / 10  13/07/2016 08:58:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I primi dieci minuti di "Opera" già denunciano i pregi creativi e le imperdonabili cadute di stile narrativo del film, in quel mix saturo di composizione autorale ma anche di trash urticante che contraddistingue il percorso artistico di Argento.
Nel comparto pregi troviamo le inquadrature ricercate, i sussultori movimenti di camera, i corvi stonati che aleggiano sul palco, nonchè la scenografia barocca e la colonna sonora che fanno spalancare letteralmente e con violenza gli occhi dello spettatore.
Nel comparto difetti, si percepisce, già dal doppiaggio insopportabile della Cecova e dal monologo con cui si congeda dalla troupe, che la recitazione (da cui si salva sempre la pregevole Daria Nicolodi) e la sceneggiatura di "Opera" sarebbero state dolentissime..come per ogni film di Argento..come un refrain che perseguita e tombalmente sigilla nel B-movie il suo cinema.
Il resto è un sali-scendi di emozioni e raccapriccio, di reazioni inverosimili ed apatiche dei personaggi, di dialoghi e gestualità demenziali (come l'esultanza da campetto sportivo della soprano alla fine dello spettacolo), di esecuzioni memorabili, spruzzate di sangue a tempera pacchiano ma stiloso, opera di serial killer psicopatico con un movente complesso che avrebbe meritato almeno un flashback e che il regista, invece, frettolosamente liquida in un finale becero probabilmente arrangiato con i tagli del montaggio.
Dicono sia stato l'inizio del declino, la perdita delle "ninfe a scroscio" di Argento (con la rilevante eccezione di "Non ho Sonno" con Max Von Sydow).
Sul dibattito non riesco ad esprimermi: "Opera" resta un film feticcio, macchietta del genere horror di bassa lega che intrattiene senza uno scopo, e rappresenta lo snodo fondamentale nelle sperimentazioni future del Maestro: da quel momento in poi, o lo tolleri o lo ripudi.