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MIRACOLO A SANT’ANNA regia di Spike Lee

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antoniuccio     7½ / 10  20/01/2010 10:24:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come tutti i film che contengono fatti di storia realmente accaduti, spesso accade che il regista e lo sceneggiatore vi inseriscano qualcosa di proprio per un motivo: far discutere, nel bene o nel male.
Spike Lee è un regista sorprendente, poiché stupisce ogni volta nell'intavolare un nuovo film e stupisce ogni volta in ogni suo film.

La base è l'eccidio accaduto a Sant'Anna di Stazzema, a contorno del quale si mescolano diversi spunti di riflessione: la presenza di americani di colore nell'esercito mandato a morire (diciamolo, no?) in Italia, la presenza di collaborazionisti italiani con accento della Versilia (documentata e testimoniata sul portale del Comune di Sant'Anna di Stazzema) che rivelarono la posizione del comprensorio, all'epoca alquanto difficile da raggiungere e perciò méta di numerosi sfollati; Lee però ci mette anche il suo, e inserisce la tenera storia del nero "scemo" (anche questo non impossibile, vista la necessità di fare numero nelle liste di proscrizione) e del bambino fortunato, scampato al pericolo e per questo testimone di un miracolo.

Intanto il miracolo c'è stato davvero, visto che alcuni, pochi, sopravvissero; intanto si riflette sul ruolo non tanto dei tedeschi - sanguinari gratuiti - quanto dei "fratelli" italiani che vendettero la loro anima al demonio permettendo di raggiungere quei paesi colmi di innocenti. Alcuni erano camuffati da SS, altri erano infiltrati tra i partigiani (quanti film esistono sul doppio gioco delle spie?). E' qui che magari vale la pena di riflettere.