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MIRACOLO A SANT’ANNA regia di Spike Lee

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Invia una mail all'autore del commento marcvs90     8 / 10  12/10/2008 15:15:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Daccordissimo con amterme63. Una pellicola sicuramnete da vedere. Un intreccio ben organizzato tipico di Spike in un contesto molto drammatico come è la storia italiana durante la seconda guerra mondiale e il razzismo dei bianchi nei confronti della popolazione di colore il tutto ambientato nella Toscana del 1944. La speranza e l'innocenza rappresentata da Angelo e dal "gigante di cioccolato" rendono il film un qualcosa di fiabesco e allo stesso tempo magico. Tutto questo alternato alla spietatezza di certi comandanti tedeschi (sequenza dell' eccidio di S. Anna di Stazzema, uccisione dell'amichetto di Angelo), alternato alla vicenda dei partigiani confusi e sconvolti che non sanno come agire tra le montagne portandoli cosi al tradimento o alla spietatezza di quell esercito che tanto combattono(scena accoltellamento del soldato tedesco). alternato alla vicenda di questo battaglione di soli neri che ricevono un trattamento squallido da parte dei superiori bianchi. Spike inserisce il problema della razzia dei bianchi nei confronti dei neri che, a mio parere, non guasta in questo film, e che invece a tanti non è sembrato giusta e adeguata. Alcune inquadrature sonon davvero dei capolavori come quell'istante in cui Ludovico alza il braccio ulrano "sono fascista" prima di venir ucciso assieme alla figlia; un'altra degna di nota è quando tutti i soldati impietriti guardano fisso nell'obiettivo della cinepresa e lentamente uno alla volta se ne vanno e subito dopo viene inquadrato ciò che loro stavano guardando e cioè un muro con su affissi dei cartelloni nazisti/razziali. Il film ricordo è tratto da un romanzo e i fatti che vengono raccontati (è scritto belllo in grande all'inizio del film) prendono solo spunto dai fatti realmente accaduti.
Alcune cose non mi sono piaciute: la recitazione di Valentina Cervi nel ruolo di Renata e il fatto che, come dice cemsal, ci provi con il nero; mi sembrava una di quelle commediuole alla italiana in quella scena li. Non mi è piaciuta la location della sequenza finale(Bahamas). Il luogo dove viene girata la scena mi sembra un alienazione troppo forte rispetto a tutto il film e rispetto anche alla drammaticità di tutto il film. Se fosse stata girata a S. Anna sarebbe stato piu gradevole anche nel rispetto di questa città o magari a Firenze vicino al ponte da cui è stata "rubata" la statua.

Per il resto è un film che come dicevo deve essere visto e che magari alla fine, come ha gia detto qualcuno, potrebbe strappare qualche lacrima.

Marco Londero