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IL GATTO A NOVE CODE regia di Dario Argento

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Neurotico     8 / 10  24/03/2015 17:32:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Argento con "Il gatto a nove code" fa un deciso passo in avanti in termini di maturità stilistica e compattezza narrativa. Molto buoni gli spunti da fantascienza medica, la dolcezza del rapporto tra la bambina e il cieco enigmista dona un tocco di poesia.
La trama è intrigante, il tocco registico moderno, e il ritmo molto scorrevole, con le zampate argentiane dei delitti (anche se qui l'arma dell'omicida non è il fatidico coltello luccicante), ormai un marchio di fabbrica che troverà espressione compiuta nel capolavoro Profondo rosso.

Il passato scabroso di Anna Terzi (una seducente Catherine Spaak) aumenta il fascino torbido del film, mentre un'intuizione di Malden, (mirabilmente trasformato da Argento in un credibilissimo cieco) imbeccato dalla sua piccola "aiutante", porterà sulle tracce dell'assassino che conducono alla sequenza magistrale e tesissima del cimitero (quasi un omaggio del regista romano alle atmosfere della Hammer e al grande Bava).
I nove indizi sono le code del gatto, che ha l'inquietante occhio marrone del pazzo assassino.