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IL GATTO A NOVE CODE regia di Dario Argento

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  01/02/2008 10:47:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è il Dario Argento che mi piace ricordare,autore di pellicole gradevoli anche nel momento in cui l’ispirazione non era delle migliori.
Infatti pur non essendo un film perfetto, “Il gatto a nove code” rimane un thriller di buona fattura e sicuramente un capolavoro se confrontato con gli ultimi penosi lavori del regista romano.
La storia è piuttosto suggestiva e scorre con efficacia,ad onor del vero il film presenta alcune situazioni poco verosimili e alcuni errori in sede di sceneggiatura che alla lunga risultano difetti abbastanza evidenti,ma tutto sommato l’intrigo è architettato in maniera incisiva,riuscendo a tenere ben desta l’attenzione dello spettatore che difficilmente potrà risalire all’identità dell’assassino.
Argento utilizza molto le riprese in soggettiva per mostrare l’operato del “mostro”,tecnica all’epoca ben poco utilizzata e che in seguito farà numerosi proseliti e che mostra originalità nell’utilizzo della mdp,deducibile anche dalla presenza di alcune inquadrature particolari.
Il regista gioca molto sul contrasto tra il protagonista non vedente,il bravo Karl Malden, e le insistite inquadrature dell’occhio dell’assassino.
Incide poco la colonna sonora che pur essendo del grande Morricone non mi ha convinto molto,per gli amanti dello splatter invece c’è poca carne al fuoco, in questo caso nonostante una certa brutalità ravvisabile negli omicidi di sangue ne scorre davvero poco.
Inferiore a "L'uccello dalle piume di cristallo" ma comunque interessante.