76eric 7½ / 10 18/09/2010 17:49:46 » Rispondi Il confronto con un Capolavoro del Cinema come La cosa ci può stare per l' ambientazione polare e per la conduzione dell' esistenza e della paranoia all' interno dei containers ma è giusto premettere che l' opera di Carpenter è decisamente di un altro pianeta, tanto per rimanere in tema. Detto doverosamente ciò ho trovato comunque piuttosto ben realizzato questo horror dai risvolti ecologisti sottintesi e che gioca molto come dicevo precedentemente con la psicologia dei personaggi. Ottima la recitazione di questi ultimi infatti ( Ron Perlman e il ragazzo che impazzisce su tutti) che riescono a trasmetterti quel senso di smarrimento e di inquietudine che solo un luogo desolato come quello polare può effettivamente incutere. Il regista si diverte, a ragione a parere mio, a non mostrare troppo, o meglio si sforza di non essere chiaro, anche se qualcosa negli oscuri orizzonti polari è celato, qualcosa che in qualche modo viene risvegliato e che vorrà il suo tributo. Il finale forse frettoloso ci farà capire cos' è e.........., fantasia a parte, il messaggio è ampiamente recepito. Non è un film diretto o convenzionale, bensì gioca più con i nervi dello spettatore e io lo premio con un voto in più.