mimil 8 / 10 13/10/2009 13:49:30 » Rispondi Era da tempo che non vedevo un horror così (solo Frontier(s) mi aveva convinto completamente). Ho scoperto solo alla fine che il regista è lo stesso di Saint Ange, non ci sarei mai arrivata da sola (sono due pellicole decisamente diverse!). Martyrs è un film forte e crudo, di certo non risparma niente allo spettatore. Nella prima parte del film
viene da chiedersi se Lucie sia pazza o meno, ci chiediamo: "Ma veramente Lucie ha trovato i suoi aguzzini o la sua identificazione è data soltanto dall'esasperazione che ha vissuto in tutti quegli anni?". In un certo senso ci identifichiamo con Anna, guardiamo Lucie come si può guardare una persona non sana di mente, ci chiediamo se Lucie voglia in quache modo incolpare qualcuno, giusto per far finire quell'incubo. Anche perché quale motivo ci sarebbe stato di uccidere pure i figli dei suoi aguzzini che di sicuro non c'entravano niente? (Il figlio più grande ha 18 anni e Lucie è stata rapita e torturata 15 anni prima, il che vuol dire che il ragazzo all'epoca aveva solo 3 anni. Quali colpe ha lui delle azioni dei genitori?). Quindi il pensiero o meglio il dubbio di Anna sulla lucidità mentale di Lucie è del tutto comprensibile.
vediamo che Lucie è effettivamente squilibrata: tutte le orribili ferite che Lucie possiede non sono fatte da qualcun'altro (come sostiene lei) ma se le autoprocura: la terribile esperienza vissuta da bambina le ha lasciato delle allucinazioni anche fin troppo reali che hanno continuato a tormentarla, tanto che alla fine Lucie ne ha abbastanza e decide di farla finita.
Arrivati a questo punto la protagonista non è più Lucie, ma Anna
che suo malgrado si ritrova immischiata in quella storia (e nel peggiore dei modi). Voglio arrivare a commentare subito il finale, perché è ciò che mi preme maggiormente. Parliamo di quello che Anna sussurra all'orecchio di Mademoiselle: che cosa le dice? Che la vita dopo la morte esiste o che non c'è nulla dopo la morte? Il regista ovviamente ci lascia nel dubbio e noi possiamo solo avere delle nostre opinioni. Ci sono due possibili interpretazioni secondo me:
1. Anna dice a Mademoiselle che dopo la morte c'è effettivamente qualcosa: il Paradiso, un'altra vita, un posto migliore, quello che volete. A questo punto che succede? Mademoiselle è soddisfatta, ha ottenuto quello che voleva e cercava da tanto tempo. Non ha più senso per lei restare in vita perché la sua vita era dedicata interamente solo a quell'unico scopo. Così si uccide per raggiungere quel posto così meraviglioso che Anna le ha descritto;
2. Anna dice a Mademoiselle che dopo la morte non c'è nulla: Mademoiselle è sconvolta; ha dedicato la sua vita perché fermamente convinta che dopo la morte ci potesse essere un'altra vita ma Anna con le sue parole la delude profondamente. Anche qui, il suo unico scopo vitale è terminato: si rende conto di aver sprecato tempo, soldi e di aver sacrificato vittime per un qualcosa di inesistente e non riuscendo a sopportarlo si uccide;
Un'altro dubbio però: per quale motivo Mademoiselle non dice ai suoi adepti ciò che Anna le ha rivelato? Anche qui ci sono diverse possibilità: quello che credo io è che Mademoiselle sia una persona estremamente egoista... Lei ha fatto tutto quello per se stessa, per nessun altro; si è servita di altre persone per raggiungere il suo scopo e per scaricare su di loro la parte più dura (come torturare le vittime: ce la vedete Mademoiselle a fare questo?) e una volta ottenuto ciò che voleva, che sia una risposta positiva o negativa, non si è preoccupata minimamente di riferirlo agli altri. Mademoiselle non ha detto niente semplicemente perché voleva essere la sola sulla faccia della Terra (oltre ad Anna) a sapere cosa c'è dopo la morte!
Oppure, Mademoiselle non dice niente perché la delusione è troppo grande: tutti loro hanno investito molto in quel "progetto" e la rivelazione finale è stata così sconcertante da non volerla affontare con gli altri della setta (che sia per vergogna o altro).
voi pensate che Anna abbia mentito a Mademoiselle o no? Pensate che possa averle detto ciò che ha veramente visto oppure le ha detto qualcosa che potesse sconvolgerla per poter avere la sua vendetta personale? Mi piacerebbe che fosse quest'ultima opzione ma forse è aspettarsi troppo da una povera ragazza completamente scarnificata e sull'orlo della morte. La lucidità forse l'aveva già abbandonata. E ancora, la luce bianca che vede Anna sta a significare che non ha visto niente (e quindi non c'è nulla dopo la morte) oppure sta a significare che oltre quella luce Anna abbia visto effettivamente qualcosa?
Mi piace pensare che Anna non abbia visto niente e che lo abbia poi riferito a Mademoiselle che, delusa e amareggiata, non trova un altro motivo per vivere e si toglie la vita.
E poi il gesto di Mademoiselle che ripercussioni avrà sul gruppo? Penseranno che Mademoiselle si sia uccisa per raggiungere ciò che Anna le ha detto di aver visto? In questo caso il gruppo si sentirà legittimato a continuare con quella barbarie. Se invece pensassero che quel gesto estremo fosse dovuto ad una scoperta deludente potrebbero interrompere tutto e arrendersi.
Qualunque sia la verità, solo una cosa mi viene da pensare: che i fanatici religiosi (e ce ne sono, purtroppo, non solo nei film) siano i criminali più pericolosi sulla faccia della Terra.
faluggi 13/10/2009 22:52:55 » Rispondi ti hanno pagata per mettere sto voto?
Il Cartaio 25/10/2009 02:21:04 » Rispondi ei immondizia vivente vatti a comentare una delle tue m3rdate nipponiche e lascia i capolavori agli altri!