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MARTYRS regia di Pascal Laugier

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Zazzauser     8 / 10  19/01/2020 16:00:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se la chiamano "New French Extremity", un motivo ci sará: l' "estremo" c'é ed é consapevolmente ricercato. Forse proprio per questo la violenza e l'efferatezza incredibile di "Martyrs" ha fatto storcere il naso a tanti; il problema del detrattore di questo magnifico film di Laugier e' che non solo non comprende il gore come elemento tipico dell'horror, ma non comprende la differenza fra quando e' usato solo per il gusto del grandguignol e quando invece e' funzionale alla narrazione e alla veicolazione del concetto di fondo.
E allora uniamo questi due termini: la violenza in Martyrs é estremamente funzionale. Soprattutto quando associata a concetti come vittima, martire, fede, religione, aldilá.
Quanta sofferenza può generare la ricerca della veritá? Quanto dolore siamo disposti a sopportare, o a causare, per paura dell'ignoto? Il limite della scienza, per sua professione laica, sta proprio entro i confini dell'immanente, ma e' giustificabile trascendere in nome di una tale "rivelazione"? In Martyrs scienza e religione si uniscono rivelando i lati più inquietanti di entrambi.
Bisogna essere sinceri, per tutta la prima metá "Martyrs" pare il solito revenge film non particolarmente originale; é dalla seconda metá - e non a caso solo a questo punto - che inizia invece a mettere le carte in tavola, assumendo il proprio vero significato: tale rivelazione avviene allo scoccare del "terzo atto" di questa tragedia, che fino a quel punto aveva giocato - in maniera a volte malefica - con i sentimenti e le sensazioni dello spettatore.
Non saprei che altro dire senza scomodare dettagli diretti della trama: controverso, malato, malignamente intelligente, interpretato con vera passione e tecnicamente di qualitá. Da vedere